Futuro societario, l’articolo di Repubblica:
Rothschild pronta a presentare il dossier Roma. A venti giorni dalla firma di Unicredit e Italpetroli su un accordo che, di fatto, pone ufficialmente il club giallorosso sul mercato, la banca d´affari, nominata advisor per la vendita della squadra, è pronta a presentare l´information memorandum per illustrare a eventuali acquirenti la situazione economica del club giallorosso. E proporre un piano aziendale per il rilancio del club a breve, medio e lungo termine. Nel 2000/01 – stagione dell´ultimo scudetto – il fatturato annuale della Roma (123 milioni) era superiore a quello del Barcellona (110): dal 2003 ad oggi, però, il giro d´affari del club catalano si è impennato fino a 365.9 milioni, 2 volte e mezzo quello dei giallorossi (146,4). L´obiettivo a medio termine nella pianificazione studiata da Rothschild è portare in 5 anni il brand Roma a cifre simili a quelle del Liverpool (217 milioni), promuovendo attività di merchandising e di promozione del marchio sui mercati internazionali, dagli Usa alla Cina, e proponendo un autofinanziamento in stile Bayern con la partecipazione dei tifosi al capitale sociale, sul modello di Real e Barça. Non solo, però: perché dei 146 milioni di entrate romaniste nel 2009 appena 19 (il 13% del totale) provenivano dall´attività dell´Olimpico. Per questo Rothschild ha realizzato con Sports Investment Group, società specializzata nello sviluppo di impiantistica sportiva, un piano per dotare il club di uno stadio proprio. L´idea: impianto da 50-60 mila posti con adiacente centro residenziale, costruito in un´area messa a disposizione dal comune (scartata la Massimina del progetto-Sensi). Un´area ben collegata per i trasporti su ferro e gomma. I costi? Circa 200-250 milioni che potranno arrivare da vari finanziatori: nuovi proprietari del club affiancati da costruttori interessati al business, ma anche una banca e un fondo di azionariato popolare, a cui offrire posti allo stadio e pacchetti tv.
Un piano allettante, quello di Rothschild. Che, in queste ore, registra la prima “dichiarazione d´interesse” ufficiale per l´acquisto della Roma, firmata dal fondo di risparmio Clessidra, per bocca del consigliere e fondatore Alessandro Grimaldi. Allo studio una joint venture “a tre” che comprenda la partecipazione di Angelini e Unicredit. L´interesse di Clessidra (emerso già a novembre) si somma alle voci di un´offerta da 130 milioni da parte del magnate egiziano di Wind, Sawiris, e ai contatti di Rothschild con il fondo Aabar di Abu Dhabi e con l´imprenditore romano Angelucci.