Nel day after di un giorno da pennuto, la rabbia dei laziali riempie l’etere. L’entusiasmo e la spavalderia che aveva accompagnato la squadra di Reja durante tutta la scorsa settimana ha lasciato il posto alla frustrazione di aver preso la terza legnata consecutiva nella stracittadina. La lunga 24 ore di “rosicamento” radiofonico comincia prestissimo con “Artibar”, il programma d’informazione di Emanuele Artibani in onda su “Teleradiostereo”. Lo speaker, di chiara e acclamata fede biancoceleste, a differenza di tanti suoi colleghi, accetta con grande ironia lo sfottò dei tifosi romanisti. Prese in giro che si materializzano sotto forma di sms, letti senza filtro e col rispetto di chi sa che, pure stavolta, deve recitare il ruolo dell’incudine. Si va dal «vorrei ascoltare “Grazie Roma“» al «non possiamo farci nulla, dobbiamo soltanto rosicare». Non mancano poi i messaggi degli aquilotti feriti: «Noi come Olympia, non ci hanno fatto volare», «Partita rubata, non ho dormito per colpa di Morganti» fino all’estrema sintesi bucolica di un ragazzo: «Sono arrabbiato come un cinghiale ferito». Il melodramma non conosce soste e acutizza l’idea del complotto anche durante il programma successivo, quello di : “Quelli che hanno portato il calcio a Roma”. L’entrata in studio, dopo la sigla iniziale, è accompagnata da “In questo mondo di ladri” di Antonello Venditti. Da qui in avanti, il conduttore parte con un j’accuse a 360 gradi: «Cominciamo a dire che Morganti è stato il grande protagonista della sfida», «Si è consumato uno dei più grandi scandali del calcio, c’erano quattro potenziali rigori per la Lazio». L’inquietudine, poi, sfocia in un paio di affermazioni quantomeno ardite: «La Roma, nel terzo millennio, è una squadra che comanda in tutti i sensi», «La Roma è diventata la Juventus del terzo millennio».
“Rosicata” Lazio
di 9 Novembre 2010Commenta