Attenzione perchè l’addio di Luciano Spalletti ha comportato anche una reazione da parte dell’Unicredit, che adesso ha davvero capito che Rosella Sensi non è più in grado di governare la Roma.
Secondo il Messaggero, Unicredit rompe nuovamente gli indugi ed è pronta a passare alle vie giudiziarie nei confronti della holding della famiglia Sensi, che ne detiene il 49% ed è il principale debitore con 300 milioni circa, ancora non saldati.
L´avvocato Roberto Cappelli, consigliere della Italpetroli e dell´As Roma, avrebbe ricevuto l´ordine di predisporre gli atti esecutivi per aggredire a tutto campo i beni dei Sensi.
Nel mirino non c´è più la squadra di calcio giallorossa alle prese con una delle più pesanti crisi sportive della sua storia, bensì i beni di famiglia della Sensi.
La Roma calcio quindi è fuori dalle carte giudiziarie che Cappelli ha pronte da depositare in tribunale. Anche se Unicredit vorrebbe un cambio al vertice del club e sostituire eventualmente Rosella Sensi, torna di moda Francesco Angelini, unico vero acquirente, visto il flop della cordata Fioranelli.