Mauricio Isla e Alexis Sanchez sono stati accostati a più riprese alla Roma in questo scorcio di calciomercato: entrambi in quota all’Udinese, i due calciatori sono impegnati nella competizione mondiale del Sud Africa e stanno vivendo in maniera marginare le voci relative al passaggio di maglia. Tuttavia, se le indiscrezioni che vorrebbero Sanchez in giallorosso sono al momento non supportate dai fatti (avvicinare la punta è proibitivo per le casse capitoline), altra sorte potrebbe toccare a Isla, obiettivo concreto anche per la possibilità di inserirlo nella trattativa che interessa Marco Motta. Da Il Romanista:
Se in questi giorni vi capiterà di incontrare Pizarro, chiedetegli chi è Carlos Caszely. In Cile ha fatto la storia del calcio. Per i tifosi del Colo Colo, è qualcosa di più: con 151 gol in 288 presenze, e cinque Coppe Libertadores, è una leggenda. Aggiungeteci che è stato un fermo oppositore della dittatura di Pinochet, e capirete perché quando parla Caszely il Cile si ferma ad ascoltarlo. In patria gli hanno chiesto cosa ne pensasse di un paio di elementi per cui la Roma stravede: Sanchez e Isla. Caszely si è aggiustato i baffoni grigi e poi ha risposto così: «Hanno rubato la scena. Sono dei grandi giocatori e valgono molto. Come qualsiasi altra stella mondiale». Quanto costano esattamente?
«Il prezzo lo fa il suo club (e dunque l’Udinese, ndr). Ma se possedessi una società, li comprerei. La Coppa del Mondo è una vetrina per tutti i calciatori e credo che loro due la stiano sfruttando appieno». Appieno. Già. Anche troppo, per i gusti della Roma. Con l’Honduras, Isla – che gli spagnoli di “El Pais” hanno definito il Maicon cileno – e Sanchez hanno fatto il bello e il cattivo tempo. Domani alle 16, in campo si troveranno di fronte la Svizzera. Che nonostante il clamoroso successo all’esordio con la Spagna, non è certo la squadra del secolo. Un’altra prestazione come quella fornita contro l’Honduras e alè, le quotazioni schizzeranno verso l’alto. Secondo Alan Silberman, uno dei procuratori di Isla oltre al più famoso Leo Rodriguez, il prezzo del suo cartellino è già passato da 6,5 milioni a una cifra compresa tra gli 8 e i 12 milioni di euro. Alla Roma non resta altro che stare alla finestra, confidando in una giornata no. Di entrambi? Almeno di Isla, perché Sanchez non è un obiettivo realisticamente possibile al momento. L’Udinese pretende la luna e la Roma, prima di pensare al mercato in entrata (fatto salvo Burdisso), deve cedere qualche pedina. Uno su tutti: Baptista. Nella sua ultima uscita pubblica dal Sudafrica, il brasiliano ha detto di non gradire l’utilizzo che fa di lui Ranieri. A Isla ci si può arrivare, dunque, solo attraverso una complessa operazione. Cerchiamo di capire come. Martedì o mercoledì, la Roma si incontrerà con l’Udinese per sciogliere il nodo-Motta, in comproprietà con i bianconeri e per il quale si sta facendo strada anche l’ipotesi di un rinnovo della compartecipazione. È facile immaginare, però, come in quella occasione Pradè ne approfitterà per discutere anche di Isla. Magari, la Roma potrebbe rinunciare alla metà di Motta in favore dell’Udinese per avere, in cambio, uno sconto sui 10 milioni che potrebbe costare Isla. A quel punto, l’esterno cileno si potrebbe prendere con una contropartita tecnica più un conguaglio economico, divenuto così non eccessivo. Dopo venerdì, quando alle 19 andranno risolte o rinnovate le comproprietà, la Roma disporrà di un piccolo gruzzoletto aggiuntivo. Bisogna aspettare. E pregare che Isla non si scateni pure contro la Svizzera.