Da Il Tempo:
Attenti al lupo. Claudio Ranieri è affamato, e pure nervoso. I tre pareggi di fila hanno spento l’entusiasmo che si era creato attorno alla sua Roma, ma lui non ci sta. L’accusa di «braccino corto» ha infastidito il tecnico che oggi contro l’Udinese dovrà far fronte ad un’emergenza mai vista in questa stagione. Fuori mezzo centrocampo per squalifica (De Rossi, Pizarro, Taddei, più Mexes), ancora out capitano Totti, Ranieri però non molla la presa e lo dice a voce alta. «Chi dice che sono sollevato dal fatto di non dover lottare per il vertice – attacca Ranieri – non ha capito nulla di che allenatore ha la Roma e della sua carriera. Noi siamo i primi a non essere contenti. Avevo parlato di una stagione tribolata e ora lo è, ma in positivo. Vogliamo fare di più, riprendere chi ci sta davanti e nelle prossime tre partite prendere più punti possibili, poi vedere dove siamo. Lo dico senza illudere nessuno: non siamo l’Inter, loro si allenano in campionato per vincere la Champions e i nostri tifosi lo sanno»… Un girone fa a Udine l’ultimo ko dei giallorossi in campionato, adesso una flessione senza sconfitte ma comunque evidente. «Non siamo la Roma di prima – riconosce Ranieri – e per questo chiediamo scusa ai tifosi ma non siamo stanchi. Non ci riescono le cose come prima, vincere le partite 1-0 anche quando non stiamo bene: così si vince lo scudetto. Ma addossare colpe ai ragazzi sarebbe irriconoscente. Cercheremo di fare più punti possibili e nel rush finale, sfruttando il rientro di Toni e quello che sarà di Totti».