Roma-Torino è stata la classica partita stagionale dei giallorossi, ma con un lieto fine e qualche nota di netto miglioramento, sia dal punto di vista del gioco, che della mentalità. C’è stato un altro (mezzo, stavolta) naufragio, con il temporaneo recupero dei granata, ma poi la squadra ha reagito (stavolta) e non ha buttato al vento la quinta vittoria consecutiva.
Pregi e difetti
La Roma ha avuto il pregio di giocare un primo tempo finalmente all’altezza della sua rosa, confermando i progressi fatti con l’Entella (avversario troppo debole per rappresentare la svolta). A parte due sbavature, sul quale l’ex Iago Falque non ha voluto infierire, la Roma ha dominato il gioco, con belle trame ed azioni veloci.
Ma nel secondo tempo la squadra si è seduta, lasciando al Toro troppa iniziativa. I granata hanno cominciato, sornioni, a capire che con un po’ di sforzo la partita poteva essere ripresa, e così è stato, in soli 10 minuti.
I tifosi hanno rivisto il copione di Roma-Chievo o di Cagliari, ma fortunatamente la squadra ha saputo ritrovare il carattere per riprendersi il match. E stavolta si è riusciti a minimizzare quei difetti difensivi che i giallorossi continuano a mostrare, quest’anno, in modo tanto evidente, che qualsiasi squadra, Frosinone compreso, sfrutta in ogni partita.