Da Il Romanista:
Spalletti lo ripeteva spesso: «Abbiamo bisogno dei nostri tifosi». Impossibile dargli torto. Non è una questione d’amore, non bisogna essere romanisti per dirlo. Parlano i numeri. La scorsa stagione, quando in panchina sedeva il sor Lucio, per nove volte i romanisti non sono potuti andare in trasferta: con Genoa, Juventus, Bologna, Catania, Napoli, Reggina, Atalanta, Sampdoria e Cagliari. Il risultato? Una sola vittoria. Un 3-0 al San Paolo con i gol di Mexes, Juan e Vucinic.
Il resto? Poco o nulla. Senza romanisti al seguito, nella stagione 2008/09 la Roma di Spalletti ha raggranellato complessivamente 7 punti su 27. Non è stato un problema solo romanista. Andando a confrontare i risultati delle trasferte “con tifosi” con quelle dove il Viminale ha deciso la chiusura del settore ospiti, è emerso un dato inquietante. Senza tifosi al seguito, è crollata la percentuale di risultati utili. Nelle 380 gare esterne dell’ultima Serie A, il segno 2 è comparso 93 volte (24.47%), l’“X” 95 (25%) e l’“1” 192 (50.52%). Nelle 63 partite in cui il Casms, il Comitato di analisi sulla sicurezza delle manifestazioni sportive, ha “vietato la trasferta” (oppure ha consentito l’ingresso allo stadio ai soli abbonati), lontano da casa si è vinto 11 volte (17.46%) e pareggiato 13 (20.63%).
Ma, sopratutto, si è perso 39 volte. Il 61.9% delle partite. Vale a dire l’11.38% in più del normale. Nell’attuale stagione, la situazione per la nostra curva è nettamente migliorata. O meglio, è migliorata la considerazione che al Viminale hanno nei suoi confronti. Sono state vietate solamente le trasferte con Genoa, Catania, Atalanta e Napoli. Non potendo contare sul sostegno della propria curva, la Roma ha raccolto un solo successo.