Confusione, dubbi, incertezza e quel sentimento di rabbia frammisto ad amore eterno che porta, sotto sotto, anche il tifo più caldo e più ostile all’attuale corso della Roma, a fischiare ma non troppo. Non con convinzione.
Tra gli inossidabili contestatori che continuano a mettere sul patibolo di tutto e di più e gli infaticabili acclamatori “a prescindere dal risultato”, a Roma sta crescendo quella parte di tifo a cui manca Luciano Spalletti.
A scapito di Claudio Ranieri. Ce ne parla il quotidiano Il Tempo – edizione odierna – ripercorrendo e riprendendo gli interventi pubblici del tifo nelle ore immediatamente successive alla vittoria contro il Bologna. Testuale:
Per farsi un’idea di come Ranieri abbia spaccato la tifoseria giallorossa basta assistere al tam tam radiofonico di queste ultime ore. Le parole pronunciate dopo la vittoria con il Bologna sono state al centro dell’attenzione per tutto la giornata: “In 58 anni della mia vita da tifoso giallorosso non mi era mai capitato di sentire fischi verso un giocatore della Roma che aveva segnato”, aveva detto.
E ieri il tecnico è stato isolato. Anche il web è in fermento e ce n’è per tutti con Vucinic tra i più bersagliati, nonostante il gol: i tifosi non gli perdonano il suo rendimento altalenante. La maggior parte dei tifosi rimpiange Spalletti e mette Rosella Sensi sul banco degli imputati. In pochi escono dal coro difendendo Ranieri e le scelte societarie. Ma la maggior parte della tifoseria si unisce ai cori fatti dai pochi tifosi che ancora frequentano l’Olimpico. Insomma, quasi tutti sono contro la società e, adesso, nel mirino c’è anche Ranieri, considerato il primo degli alleati di una dirigenza che ha smembrato la squadra giallorossa anno dopo anno. L’unico punto che trova quasi tutti d’accordo è la condanna nei confronti dei lanci di oggetti contro il pullman della squadra. A pronunciarsi sul difficile momento della Roma c’è anche l’ex giallorosso Sebino Nela. Ma le sue sono parole che non confortano né Ranieri, né la società:
“Non si sono visti progressi nel gioco, solo più impegno da parte di qualche singolo. Mi lasciano perplesso Vucinic e Menez che a volte si impegnano, altre volte per niente. La manovra è lentissima e c’è ancora tanto da lavorare”. Il tifosissimo Antonello Venditti canta invece le lodi del montenegrino e redarguisce i tifosi: “Come si fa a fischiare un giocatore che segna e poi ad applaudirlo a fine gara?”. Un messaggio alla Curva Sud arriva anche da Carlo Mazzone, tecnico che vanta anni ed anni di esperienza sui campi: “Il tifoso bravo, quello che vuole bene alla propria squadra, si vede nei momenti difficili. È la prima volta che a Roma hanno fischiato un giocatore autore di un gol. Questo è un fatto abbastanza clamoroso”.