Da Libero:
Il campionato dei veleni, delle battutine, delle polemiche più o meno a distanza non poteva finire in campo. La coda, salata, arriva domenica sera da Milano, piazza Duomo, dal pullman sul quale i giocatori dell’Inter si stanno abbandonando al meritato bagno di folla per festeggiare il 18esimo scudetto. Ad un certo punto, qualche tifoso consegna ai nerazzurri a bordo un lenzuolo, subito appeso alla balaustra dell’autobus panoramico. Il contenutonon èpropriamente educato: “Totti, anzichè il pollice in bocca mette il medio in c…”. E l’invito poco urbano al Pupone non poteva che scatenare le reazioni dal mondo giallorosso. Sfottò. Nella festa interista, nonsonomancati i consueti sfottò alle avversarie triturate in questa stagione da double. Da “Ac. Milan chi l’ha visto?” a“Milan-Juve, Roma zero tituli” e “Spqr – Sonoperdenti questiromani”. Questi, gli striscioni esibiti dai 50mila sostenitori dell’Inter. Un paio campeggiavano sul pullman della squadra: “Mourinho come Nerone, a Roma ’je brucia” e, appunto, quello più pesante su Totti, che faceva riferimento al celebre gesto dei pollici esibiti dal capitano giallorosso al termine del derby vinto contro la Lazio (quando la squadra di Ranieri era prima in classifica). Impossibile dimenticare, poi, il fallaccio di Totti su Balotelli nella finale di Coppa Italia, che ha aizzato gli animi dei tifosi. Duro il vice-capitano della Roma Daniele De Rossi, che se la prende con la maglietta indossata da Materazzi (“Non è successo”): «Non l’ho capita, nessuno lo ha tirato in ballo, ho visto il suo gesto come una ruffianata verso i tifosi».