Una serie di personaggi provenienti dal mondo del calcio hanno esternato la propria previsione rispetto alle ambizioni della Roma: stando a quello che emerge, lo scudetto è alla portata. Da Il Romanista:
DARIO CANOVI: «Se la scorsa stagione è arrivata ad un passo dallo scudetto, stavolta, a maggior ragione, la Roma è fra le favorite insieme a Inter e Milan. La società ha operato acquisti importanti, coprendo i ruoli dove aveva qualche lacuna e trovando valide alternative ai titolari. Castellini, ad esempio, è un giocatore che permetterà a Riise di rifiatare. Se Julio Baptista avesse accettato il trasferimento e fosse arrivato Behrami, avrei avuto ancor meno dubbi».
DANILO CARAVELLO: «Mi sembra giusto fare i complimenti a tutto lo staff societario per come hanno saputo muoversi sul mercato e consegnare all’allenatore dei rinforzi di primissimo piano. Borriello ne è l’esempio più lampante. Ma anche la conferma di Burdisso, l’arrivo a zero euro di Fabio Simplicio e la scommessa Adriano sono sintomatici del grande lavoro svolto. Aver trovato, poi, un’alternativa a Riise sulla fascia sinistra, significa un puntuale miglioramento della rosa a disposizione. Direi che la Roma può arrivare fino in fondo e migliorare il risultato dall’ultima annata».
GIANNI CORCI: «E’ stata un’ottima campagna acquisti. Al di là degli evidenti problemi economici in cui versa la Roma, si è cercato con grande impegno e risultati di sistemare la rosa proprio nei punti in cui era più deficitaria. L’annata scorsa è stata un buon banco di prova per le ambizioni di Ranieri e anche stavolta lotterà per vincere il campionato. Sono convinto che ormai i giallorossi abbiano colmato il gap dall’Inter e, insieme, possano staccare di molto sia il Milan, sia la Juventus. I rossoneri, nonostante l’arrivo di Ibrahimovic e Robinho, non mi convincono pienamente. Centrocampo e difesa sono ancora due incognite da analizzare e capire bene. I bianconeri, invece, pagheranno dazio per aver stravolto la squadra, inserendo tanti giocatori nuovi. Stesso discorso per Delneri».
MARIO MIELE: «Con Borriello il mercato si può considerare più che ottimo. Se Adriano e Simplicio si rimetteranno in forma e si integreranno nei meccanismi di gioco, saranno dolori per tutti. Per di più anche il nodo del portiere è stato risolto: Julio Sergio ha dimostrato di essere sicuro, disponibile e affidabile. La Roma è attrezzata per dire la sua sia in Campionato, sia in Champions League. In Italia potrà competere con Inter e Milan, partendo però con più di un vantaggio. Moratti ha perso un allenatore eccezionale e non ha fatto alcun acquisto di rilievo, Berlusconi ha puntato sullo spettacolo delle quattro punte ma non si è accorto che dietro, probabilmente, si ballerà. La Juventus, invece, ha comprato tanto, forse pure troppo. Alla fine vince solamente una e per la squadra giallorossa ci sono tutti i presupposti per farlo».
DANILO PARISI: «Credo che il mercato sia più che buono. Con l’arrivo di Borriello hanno ovviato al rischio che Adriano non torni ad essere quell’attaccante che tutti conosciamo. La conferma di Burdisso, vuol dire aver dato a Ranieri tre difensori centrali, interscambiabili e di altissimo livello. Punto tutto su Menez e sulla sua voglia di far bene. Sono certo che il francese esploderà definitivamente. Vedo la Roma un gradino sopra la Juve e come principale antagonista delle squadre di vertice: Inter e Milan. Sarà importante il discorso Champions League e il logorio che una competizione come quella influisce sulla testa dei giocatori».
ANTONIO CALIENDO: «Finalmente la Roma ha una vera punta, perfetta per fare un certo tipo di gioco. L’organico era già abbondantemente amalgamato, i nuovi inserimenti si adatteranno presto alla realtà romana. Credo che l’allenatore punti molto in alto e questa può essere la stagione giusta per arricchire la bacheca giallorossa. Ho l’impressione che i nerazzurri abbiano meno “fame” delle passate stagioni».
MORENO ROGGI: «Riprendere Burdisso significa aver puntellato definitivamente la difesa. Borriello è stato un colpo di altissimo livello, un punta agile e tecnica ideale per far salire la squadra e garantire presenza sotto porta. Se Adriano tornerà ad essere “l’Imperatore”” ci sarà senz’altro da divertirsi. Detto ciò, dubito che la Roma sia già pronta per poter vincere. Milan e Inter sono più forti nell’organico ».
FRANCO ZAVAGLIA: «I giallorossi hanno fatto una splendida campagna acquisti, aggiungendo ad un gruppo già forte e collaudato la ciliegina sulla torta: Marco Borriello. Se poi, come tutti sperano, Adriano dovesse ritrovare la forma e dare un aiuto concreto, la Roma diventerebbe un osso davvero duro da affrontare e battere. Può essere la candidata più importante, insieme all’Inter e al Milan, per varcare la linea del traguardo da prima in classifica».
UBALDO RIGHETTI: «Cos’ha la Roma più delle altre? Innanzitutto, il fatto di ripartire dalla stessa rosa dell’anno scorso e dalla consapevolezza di sapere che si può vincere. E sa anche, però, come si può perdere, cosa che ti permette di evitare gli errori fatti, o i cali di tensione, come contro la Sampdoria. Un piccolo vantaggio lo dà anche il fatto che si conoscono meglio. Le altre? La Juve ha cambiato anche troppo, e penso che per lei sarà un anno di transizione. Il Milan ha acquistato dei grandissimi giocatori, ma bisognerà vedere se riuscirà a mantenere l’equilibrio nella squadra. L’Inter si troverà a dover acquisire una nuova mentalità. Mourinho era un grande motivatore, mentre Benitez segue altre strategie: vediamo dove lo porteranno. La Roma deve puntare ad essere protagonista. Vincere lo scudetto dipende poi da tante componenti. I giallorossi devono trovare continuità, che è ciò che ti fa raggiungere gli obiettivi. E non dimentichiamo poi la crescita di Adriano. Perché quando a gennaio molte squadre dovranno aggiustare il proprio mercato, la Roma avrà permesso ad Adriano una crescita graduale, senza fretta, ritrovandosi così a disposizione un giocatore che, nell’ottica delle competizioni in cui sarai chiamato ad impegnarti, potrà dare un contributo decisivo».
ROBERTO SCARNECCHIA: «Premesso che per me è il Milan la squadra da battere, penso che la Roma si è rinforzata rispetto alla stagione passata, quando è comunque arrivata ad un passo dai nerazzurri e molto più avanti dei rossoneri. Non è detto, poi, che se sei più bravo e più forte dell’anno prima, automaticamente vinci. Magari arrivi anche più indietro. E questo vale per tutte. Per quanto riguarda la Roma, le premesse ci sono tutte. Borriello dà certamente peso in più all’attacco, senza dimenticare che c’è un altro giocatore straordinario, come Adriano, che quando entrerà in condizione potrà incidere e non poco. Io credo che la Roma potrà esprimere un gioco ancora più aggressivo di quello dello scorso anno. E può puntare a tutte e tre le competizioni, perché, come organico, è a mio parere tra le squadre più forti di Europa. Penso che la differenza la farà la riconferma di Burdisso».
ALBERTO FACCINI: «Burdisso era l’acquisto fortemente voluto da Ranieri. Spero che l’arrivo di Borriello non crei troppa competizione con Adriano, anche se è vero che può servire da pungolo per il recupero del brasiliano. La solidità del gruppo, la fame della società e dei tifosi possono costituire un ottimo valore aggiunto. Direi che in una scala di valori, la Roma è appena sotto l’Inter».
GIANCARLO DE SISTI: «Da uomo esperto qual è, faceva bene, un paio di settimane fa, Ranieri a buttare acqua sul fuoco. Ora, alla luce di questi ultimi arrivi, che sono andati a rinforzare l’organico, il discorso può farsi diverso. Penso soprattutto a Borriello, che stimo come bravo attaccante, e che non solo porterà benefici a tutto il reparto avanzato, ma consentirà al tecnico e quindi alla squadra, di poter disporre di più soluzioni, essendo lui forte con i piedi ma anche di testa, dote che mancava nell’attacco della Roma. Fondamentale, poi, la conferma di Burdisso, ma anche l’arrivo di Castellini e quello degli altri, da Simplicio ad Adriano. Quanto alle altre, il Milan ha fatto certamente grandi acquisti, ma dovrà trovare anche gli equilibri. Perché così, sulla carta, sembra una squadra molto offensiva. Ma poi, chi corre? La Roma, rispetto alle altre, ha un allenatore e una squadra che si conoscono e si capiscono. Le altre devono ancora costruire ed ottenere tutto ciò. Perché Benitez è nuovo, e così Allegri e Delneri. E’ vero che contano soprattutto i giocatori, ma anche l’allenatore ha la sua parte. E io ricordo sempre che la Roma, prima della gara con la Samp, era lì. E questo conferma che le differenze non erano abissali. E a maggior ragione, sarà anche quest’anno la prima antagonista dell’Inter».
FULVIO COLLOVATI: «Ammetto che fino a una decina di giorni fa qualche perplessità ce l’avevo. Perché è difficile ripetersi, anche per l’Inter. Poi, invece, ti accorgi che può bastare un acquisto, come Ibrahimovic per il Milan o Borriello per la Roma, a ridare entusiasmo a tutto un ambiente. La Roma ne ha fatti addirittura due: Burdisso, che è sì un ritorno ma anche un giocatore fondamentale per Ranieri, e Borriello, che è quel punto di riferimento in attacco che le mancava. In questo momento penso che la Roma sia davvero una squadra completa. Deve solo ritrovare le motivazioni dell’anno scorso per essere competitiva e confermarsi la prima antagonista di Inter e Milan. Borriello è l’attaccante giusto per la Roma, che gioca un calcio manovriero».