Roma-Sampdoria: James Pallotta assisterà all’ultima gara di campionato all’Olimpico, dove in palio c’è l’accesso all’Europa League. Da Il Romanista:
Lunedì volerà a Londra, che di questi tempi pare una succursale della Roma americana. Nella capitale inglese abita Baldini, abita Ancelotti, abita una buona fetta dei nostri sogni. Pallotta viene innanzitutto per veder giocare la Roma.
Ha chiesto di riservargli tra i cinque e i dieci biglietti per la partita con la Samp. Non si aspetta chissà quale spettacolo dallo stadio: sarà tanto se tra abbonati e paganti l’Olimpico supererà il muro, anzi il muretto, delle trentamila presenze. Ma mister Celtics è curioso.
È stato avvisato del premio che la Roma conferirà a Totti per i 206 gol, il sorpasso su Baggio e quello splendido atto d’amore rappresentato da quei 18 anni trascorsi con la stessa, identica, maglia. La nostra maglia: la Roma.
Pallotta si tratterrà a Roma oggi e domani. Lunedì riprenderà l’aereo per incontrare Franco Baldini a Londra. C’è chi giura che nei giorni scorsi non si siano visti. Il tête-à-tête sarà una novità anche per lo stesso futuro numero due giallorosso, che finora ha avuto come interlocutore principale solo il grande capo. Ovvero, Thomas Richard DiBenedetto.
Piano piano, tutte le caselle del mosaico stanno andando al loro posto. A cominciare proprio da DiBenedetto. Nella settimana che sta per aprirsi, al massimo entro venerdì, l’Antitrust concederà il nulla osta all’operazione di acquisto della Roma. Tempo altri sette giorni e le parti procederanno quindi alle firme del contratto definitivo di compravendita, una fase che in gergo si chiama closing, chiusura. Compiuti questi passi, DiBenedetto sarà cooptato nel Cda giallorosso. In pratica, sarà integrato nel vecchio Consiglio di amministrazione. Di cui assumerà la presidenza. Quando questo accadrà, si dice tra il 3 e il 10 giugno, gli americani saranno effettivamente proprietari della Roma. L’Opa, l’offerta pubblica di acquisto sulle azioni in possesso dei piccoli azionisti, sarà lanciata nei prossimi mesi.
La Neep, la holding controllata al 60% da DiBenedetto, Pallotta, Ruane e D’Amore e al 40% da Unicredit, non ha fretta. E comunque all’Opa ci penseranno gli studi legali. Tutti gli sforzi, adesso, sono concentrati sul rafforzamento dell’organico e sulle strategie da attuare per far schizzare verso l’alto i ricavi del club. Pallotta parlerà anche di questo nel breve soggiorno romano che lo attende. È un manager, è un vincente. Sbarca per mantenere la promessa fatta a Boston: “Dobbiamo riportare la Roma dove merita“. Leggi little shield. Lei lo chiami scudetto, mister Pallotta.