Dal Corriere dello Sport:
E’ bastato un colpo di tacco per scoprire il bluff della Roma. E per cambiare la storia della partita. Il colpo di tacco l’ha inventato Amauri, che in cinque minuti ha segnato quanto non gli era riuscito in mesi e mesi. E il colpo di tacco, oltre a mettere in ginocchio la Roma, ha scosso il Parma e rimesso Amauri su un piedistallo, che aveva perso da tempo. Se basta un colpo di tacco, sia pur bello e velenoso, per mandare in tilt la Roma, vuol dire solo una cosa: che Montella, come si supponeva, non è il mago Merlino e la Roma resta una squadra malata, spenta e in seria difficoltà. Molti hanno insinuato che nelle ultime esibizioni si fosse ‘risparmiata’ per fare dispetto a Ranieri. La curva l’ha accolta con fischi, nonostante il blitz di Bologna, quasi per dirle: ma come, ora ti rimetti a giocare? I sospetti si sono moltiplicati perchè nel primo tempo, con un Parma rassegnato, esangue, la Roma ha dominato, giocando da sola. Due gol in poco più di mezz’ora, strada spianata, tanto che molti hanno cominciato a contare i punti di ritardo dal quarto posto. Sia pur su ritmi bassi, ha cominciato a girare attorno a Pizarro, che ha saputo dettare tempi, giocate, inserimenti dei centrocampisti. E’ parso di rivedere la vecchia Roma spallettiana, anche se in sedicesimo, con pochi cambi di velocità e scarsa frequentazione sulle fasce. Totti si è scatenato, rincorrendo come un ragazzino gli avversari e cercando di festeggiare le sue 600 gare (o 601?) con qualcosa di importante.