Da La Repubblica:
Cinque punti in sei partite: ora la classifica spaventa, dopo il naufragio di Napoli. Nessun dirigente questa volta parla, la Roma preferisce metabolizzare sconfitta e responsabilità in silenzio. La società affronterà poi Ranieri a mente fredda, in un inevitabile confronto. Il tecnico per ora non rischia la panchina, ma alcune sue scelte fanno discutere dentro lo spogliatoio e in società. La gestione degli attaccanti è il primo punto che spiazza, su tutti, Rosella Sensi e il suo entourage: l´allenatore è condizionato nel sostituire Totti?
Totti deve fare un passo indietro andando incontro all´allenatore? Perché questo continuo cambio di moduli? Borriello era proprio necessario uscisse ieri? «Era stanco», si difende Ranieri.
«Non ero affatto stanco, anzi, mi sono meravigliato del cambio», replica Borriello. Qualcuno, vicino al presidente, già nel dopo gara di Napoli chiedeva la Sensi intervenisse personalmente in una situazione che rischia di sfuggire di mano al tecnico, parlando anche con il capitano, provando a trovare una via forse impopolare ma efficace nella gestione di un parco attaccanti che, altrimenti, può diventare una pentola a pressione pronta a esplodere. «Non sono certo condizionato da Totti quando devo metterlo o levarlo» spiega dopo la sconfitta Ranieri, dimenticando che alla vigilia aveva dichiarato: «Prima viene Totti poi tutti gli altri». Ieri sera tornava invece a dire: «L´allenatore deve fare delle scelte, alcune volte sono popolari, altre no, siamo pagati per assumerci delle responsabilità, per cui non possiamo essere condizionati da questi fattori». La dirigenza, come detto, è rimasta in silenzio, davanti ai microfoni si presenta invece Borriello, che rincara la dose, non aiutando certo l´allenatore. «Io credo che la Roma abbia una delle rose più forti in Europa, a livello di Chelsea, Barcellona e Inter. Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità, perché se non riusciremo a lottare per lo scudetto e a raggiungere almeno i quarti di Champions, sarà solo colpa nostra, la società non c´entra nulla». Ma anche: «La classifica è bugiarda, non stiamo giocando così male, la Roma è viva».