Da Il Messaggero:
Mourinho è dato in fuga, Leonardo penserà «ma non è meglio tornare a fare il dirigente? », Zaccheroni non sa nemmeno se domani mangerà lenticchie, pasta, carne o pesce. E Prandelli? E’più azzurro che viola. C’è aria di cambiamento, insomma. Progetti in divenire, certezze zero. E la Roma? Ha già dato: fine del ciclo Spalletti, comincia l’esperimento Ranieri.
Sette mesi dopo,quell’esperimento è diventato progetto. Parola che va molto di moda da queste parti. Ranieri, persona serie, equilibrata, esperta. Piace molto alla famiglia Sensi. Ranieri è tornato a casa e da qui non haalcuna intenzione di spostarsi. Si sa, l’ha detto spesso, gli piacerebbe stare alla Roma per qualche anno per poi tentare un’esperienza sulla panchina di una nazionale, dall’Italia in giù. Detto, fatto. Pronto il rinnovo del contratto fino al 2013: entro la fine della stagione – ameno di clamorose cadute e a meno di chiamate dalla Figc – firmerà (così come Julio Sergio, Taddei e Cassetti, non Tonetto). Un contratto che si è guadagnato sul campo, come si dice in questi casi.Harisollevato la Roma, l’ha riportata a sognare.
Lui, Montali, Conti e Pradè hanno già cominciato a programmare. Ranieri è attento ai calciatori che giocano in Inghilterra: forza fisica, propensione al lavoro e qualità tecniche. Sono caratteristiche che si sposanoconlesue idee di calcio. Ecco perché si parla di Diaby e Sagna dell’Arsenal. Due elementi che Wenger, dopo averli cresciuti, può lasciar partire.