Claudio Ranieri ha stilato la prima lista di coloro che lo hanno convinto e di quanti lo hanno al contrario deluso.
Dopo aver dato una possibilità a tutti gli uomini in rosa, il tecnico testaccino ha tratto qualche conclusione: il giudizio peggiore è quello lasciato dal trittico brasiliano formato da Alexander Doni, Julio Baptista e Cicinho; benissimo i francesini Jeremy Menez e Faty. In grande ascesa le quotazioni di Julio Sergio.
A riportare l’elenco di chi ha funzionato e chi no, ci pensa la Gazzetta dello sport in edicola oggi:
Le liste di Ranieri. Promossi e bocciati. Dopo 14 partite — otto in campionato e quattro in Europa League — e settantacinque giorni di lavoro, dopo un buon inizio, una crisi centrale e la «ripresetta» delle ultime tre esibizioni alcune scelte sembrano chiare. Ranieri ha dato una possibilità a tutti, o quasi: ha utilizzato 26 giocatori, compresi Lobont e Pit. Solo Artur, Greco, Esposito e Antunes non hanno giocato neppure un secondo sotto la gestione dell’allenatore di San Saba. C’è stata un’opportunità per giovani e vecchi, campioni accertati e sconosciuti. Alla fine della giostra, a parte i mammasantissima (Totti, De Rossi, Mexes, Juan, Vucinic, Perrotta, Pizarro, Riise) si possono trarre alcune conclusioni. C’è una lista di giocatori che hanno convinto il tecnico e un’altra di calciatori che non hanno superato la prova. I promossi Julio Sergio, Menez, Okaka, Faty, Cassetti hanno convinto Ranieri. Julio Sergio quasi sicuramente sarà il nuovo portiere titolare. Ha un solo gol nella coscienza, quello di Miccoli a Palermo. Il brasiliano ha convinto Ranieri per la serietà e l’impegno negli allenamenti e il rendimento in partita. Julio Sergio, nonostante tre stagioni vissute da terzo miglior portiere del mondo è riuscito ad inserirsi subito. Comanda la difesa. È tranquillo. È affidabile. Menez ha avuto una crescita esponenziale da Milano a Milano, dalla gara con il Milan a quella con l’Inter. Le due esibizioni al Meazza hanno proposto ad alti livelli un ragazzo dal talento sicuro, ma che era sempre apparso come un poeta maledetto, bravo, ma indolente. Okaka ha steccato a Londra, ma si è ripreso nella gara 2 con il Fulham e nelle gerarchie di Ranieri ha scavalcato Baptista. Cassetti è un giocatore che Ranieri ritiene prezioso. Faty ha avuto spazi imprevisti: contro il Napoli e contro l’Inter. In crescita anche Andreolli. I bocciati Brasile indietro tutta. Doni, Baptista e Cicinho guidano la pattuglia dei giocatori che non hanno convinto l’allenatore. Il portiere ha litigato con il preparatore Pellizzaro, Baptista ha giocato due gare orrende, Cicinho ha avuto solo mezz’ora a disposizione. Juan gioca poco per i problemi fisici e ora è protagonista del contenzioso tra Roma e federazione brasiliana. Male anche Guberti — che però con il Fulham ha dato una grande risposta sul piano del carattere —, Cerci— che invece aveva avuto un’apertura da parte dell’allenatore —. A metà del guado solo Taddei e Brighi: per loro il giudizio è rinviato. L’allenatore ha dato una chance a tutti, compresi Lobont e Pit e, intoccabili a parte, ha operato delle scelte coraggiose.