La sfuriata della vigilia, con tanto di monologo in conferenza stampa, avrebbe dovuto garantire una sterzata ma Claudio Ranieri si è trovato, alla fine di Roma-Bologna, a prendere atto del fatto che le difficoltà dei giallorossi non sono ancora archiviate. Da Leggo:
Povero Ranieri. Ieri pomeriggio, dopo aver raccattato un punto col Bologna (che ne meritava 3), non ha potuto neppure battere i pugni in sala stampa e urlare che questa Roma «ha due palle così». Di palla ieri ne ha confermata una soltanto ai piedi: il tecnico.
Perché è chiaro che questa Roma che non gioca, non corre e segna un gol irregolare e su autogol nonostante abbia in campo perlomeno 9 giocatori nettamente più quotati degli avversari, ha un colpevole ben preciso. Che poi si professi continuamente romano e romanista, che urli a chi gli fa domande «allora sei de coccio», è soltanto un problema di training autogeno prima e di educazione poi. E questo con la tecnica c’entra poco. Al limite c’entra con la società che gli permette di dare il colpo di grazia all’immagine del club. Il Bologna ha dominato sulle fasce, colpevolmente lasciate sguarnite dal “pianista” Ranieri, ha approfittato dell’involuzione di Mexes (diventato un ex grande giocatore con il Banal One) e della totale mancanza di condizione atletica della Roma. Ne ha approfittato soltanto in parte perché Di Vaio (il mattatore, pensate, un po’) ha sciupato l’impossibile e Peruzzo Sebastiano ha mostrato discreta diligenza soltanto nell’allacciarsi le scarpe dopo uno scivolone. L’arbitro ha negato due rigori ai rossoblu e assegnato un gol irregolare alla Roma. Va detto che, con tutte le sue negligenze (inesistente sulle fasce), la Roma ha avuto il risultato in tasca (il gioco un po’ meno: non c’è) finché Ranieri ha schierato la squadra che – parole sue – «i giocatori gli hanno suggerito». Poi il tecnico testardo, più che di Testaccio, ha dovuto fare i conti con esigenze di gioco senza consultare la squadra: la resa di Cassetti e di De Rossi. Al posto di Cassetti, schierato a sinistra, Ranieri ha chiamato Burdisso junior che è un centrale tutto da scoprire nel suo ruolo e già scoperto a sinistra: inutile. E poi è arrivato il grande momento di Simplicio al posto di De Rossi. Aspettavamo di vederlo, ora ci pentiamo di tanta fretta. Impresentabile. Ranieri ha giustificato il crollo finale con la partita di Coppa (quella di Coppa ha dimenticato di giustificarla). Ha detto che non ci sono i titolari dell’anno scorso, quindi la squadra non trova gli automatismi: i nuovi ieri erano Rosi e Borriello. Vorremmo sottolineare altre cose, come il modulo, ma il tecnico dice che non conta: e lui ha 40 anni di calcio alle spalle. Davanti? Quien sabe?