Riportiamo l’articolo del ‘Corriere dello Sport’ sui dubbi tattici di Claudio Ranieri in vista del derby, soprattutto sulla fascia destra, dove in 4 si giocano un posto.
Alla Roma piace poco la destra. Il Presidente del Consiglio stia pure tranquillo, stiamo parlando di calcio, in particolare di fascia. Destra, appunto. Che, in questa prima parte della stagione, crediamo di non dire un’eresia sostenendo che per i giallorossi si è rivelata il punto debole, cioè la zona del campo dove ha subito di più, nonostante i cambi di giocatori e di moduli. C’è un dato che spiega a sufficienza questa preoccupazione giallorossa: la Roma fin qui nelle partite ufficiali ha incassato 34 reti, undici conseguenza di calci piazzati, per il restante dieci, circa il 40%, sono maturate dall’out destro. Basti ricordare le ultime due reti subite da Julio Sergio, cioè quella di Ceravolo a Bergamo e quella di Huggel giovedì sera contro il Basilea. Una garanzia, ma per gli avversari. Ecco perchè, al di là delle 2 o 3 punte, il vero dubbio per la formazione che Ranieri manderà in campo nel suo primo derby da allenatore, è quello relativo a chi affidare la maglia di esterno basso destro, dubbio reso ancora più inquietante dal fatto che, molto probabilmente, da quella parte Ballardini piazzerà Zarate, cioè il giocatore di maggiore qualità, uno che, già nel derby di ritorno della passata stagione, sempre dalla corsia destra, mise a segno un gol che è ancora un cult tra i tifosi laziali e, ovviamente, un pò meno tra quelli romanisti.
Ranieri ha quattro opzioni a disposizione per cercare di risolvere quello che sembra il problema più grande e irrisolto di questa Roma che piano piano sta tornando sui suoi livelli migliori. Cioè chi scegliere fra Burdisso, Motta, Cassetti e Cicinho? Nome e carriera dovrebbero far pensare che toccherà all’argentino arrivato in prestito dall’Inter, andare a completare il pacchetto difensivo che dal 3 maggio scorso non riesce a concludere una partita senza reti al passivo. Anche come caratteristiche agonistiche, Burdisso sembra il favorito e lo diventa ancora di più considerando che ha già vissuto i derby di Buenos Aires, Boca-River, e di Milano, cioè sfide, soprattutto quella della capitale argentina, che bisogna avere le spalle forti per affrontare senza farsi prendere dall’ansia. Tutto vero, anche se è altrettanto vera la realtà di un Burdisso che, a destra, non è sembrato in questi suoi primi mesi romani, alla stessa altezza qualitativa del Burdisso centrale difensivo. E’ probabile comunque, che Ranieri si faccia convincere dall’esperienza del giocatore, uno che non si fa certo prendere dall’emozione di partite come il derby. Con Burdisso a destra, la coppia dei centrali sarebbe quella che è sempre stata ritenuta titolare, cioè Juan e Mexes. L’alternativa più credibile dovrebbe essere Marco Motta, finito in tribuna nella partita contro il Basilea, ma poi etichettato come titolare da Ranieri nel dopo gara. E’ il più riposato, come lo è peraltro Cassetti, assente da qualche partita e ecuperato da alcuni guai fisici. Dalla sua Cassetti avrebbe una maggiore conoscenza del clima derby. L’ultimo in questa classifica, oggi come oggi sembrerebbe Cicinho, schierato titolare a sorpresa in Europa League, protagonista per 70 minuti in campo e, quindi, difficilmente ipotizzabile nella formazione che scenderà in campo nel derby.