Jeremy Menez torna a vestire i panni del protagonista in questo Roma-Parma nel corso del quale i giornali lo danno titolare al fianco di Francesco Totti e Mirko Vucinic. Il francese sa di aver fatto notevoli passi in avanti rispetto alla scorsa stagione e Il Romanista in edicola stamane lo dettaglia per bene:
“Un carattere che si è andato smussando un po’ alla volta. Con il broncio da ragazzo ribelle e un po’ viziato che sembra aver lasciato il posto ad una diversa consapevolezza. Merito soprattutto di Claudio Ranieri, che ha capito in quale modo andasse preso quel ragazzo, spesso scontento perché magari impiegato in un ruolo non suo”.
Da quando Claudio Ranieri decise di riservare a Menez una strigliata pubblica con l’intento di evidenziare i limiti caratteriali del francese – accadde dopo la gara di andata in Europa League contro il Cska Sofia – Menez ha cambiato atteggiamento. Ancora Il Romanista:
“I fatti dimostrano che era questa la strada, finché il posto di titolare se lo è conquistato meritandolo. In un ruolo che lo obbliga a rientrare e ad esser d’aiuto anche a centrocampo. Questione di equilibri, è solito ripetere Ranieri. Per il quale il “tridente” può funzionare solo se Jeremy, da una parte, e Mirko dall’altra, si sacrificano per la squadra. Tanti gli assist partiti dal piede di Menez, ma finora pochi gol. Sembra lontana la tripletta che, con la maglia del Sochaux, rifilò diciassettenne al Bordeaux in 7’. Sono quasi tutti fuori casa i gol segnati da quando è a Roma. Perlomeno quelli importanti. All’Olimpico si conta solo quello col Kosice, che quasi si perde in mezzo agli altri di quel 7-1. E’ passato un anno da quella prima rete a Verona contro il Chievo. Sono poi venuti quelli col Milan a San Siro, l’anno scorso e quest’anno. Quello col Torino, e quelli a Gent e a Kosice. A Jeremy manca il gol importante all’Olimpico. Quello nelle grandi partite”.
Roma, col Parma ancora tridente: Menez vuole il gol
di 20 Dicembre 2009Commenta