Dal Romanista:
La vittoria col Bologna oltre ad interrompere una serie di quattro sconfitte consecutive, finalmente ha regalato una parvenza di tranquillità ai tifosi. Le speranze, però, si mescolano con la realtà di una classifica ancora deficitaria e la partita di domenica col Parma può rappresentare un’altra mini svolta nel cammino giallorosso verso la zona Champions.
Quale sarà l’atteggiamento dello stadio verso la squadra? Come verrà accolto Montella? E per Pizarro, invece, soltanto applausi o anche qualche fischio? Interrogativi apparentemente di facile risoluzione ma che non hanno risposte scontate vista la frustrazione che nelle ultime settimane si è impossessata della città.
Possiamo, tuttavia, cominciare col dire che fino a ieri sono stati venduti meno di seimila biglietti. Un dato piuttosto scarso, quasi in linea con le precedenti apparizioni interne (big match esclusi) e che dimostra un certo scetticismo verso la Roma. È forte il desiderio di per poter riammirare il 4-2-3-1,marchio di fabbrica di Spalletti e nuovo modulo scelto da Montella ma è altrettanto robusta la disillusione . L’Olimpico, senza ombra di dubbio,tributerà un’accoglienza calorosa all’Aeroplanino, un ragazzo molto amato e stimato dalla gente. Con lui, infatti, vengono rispolverati alla mente alcuni flash che ancora mettono i brividi: dal poker di gol alla Lazio al pallonetto che trafisse Sebastiano Rossi nell’incontro col Milan nell’anno dello scudetto, fino a quel meraviglioso 17 giugno2001, il giorno dello scudetto ottenuto di fronte proprio al Parma. Ma non saranno tutte rose e fiori per la Roma: la rimonta di Genova, le dimissioni di Ranieri e le recenti prestazioni della squadra hanno lasciato traccia nel cuore delle persone. Un po’ di malumore, inevitabilmente, si percepirà. Anche sotto forma di striscioni. Così come potrebbe essere riservato più di un fischio al “Pek”,dopo la telenovela delle cure in Cile e il difficile rapporto con la precedente conduzione tecnica.