Roma-Palermo, l’attacco giallorosso si chiama Vucinic

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 Mirko Vucinic per scardinare la difesa del Palermo: Francesco Totti non ce la fa e Claudio Ranieri non può che fare riferimento al montenegrino che, oltre ad essere stato determinante nella vittoria estrena di Firenze si candida per ricoprire un ruolo di primaria importanza anche oggi pomeriggio. L’articolo de Il Romanista:
Sarà ancora una volta lui, Mirko Vucinic, il punto fermo dell’attacco giallorosso nella sfida di stasera contro il Palermo. E’ vero, Totti è tra i convocati, ma non è detto che Ranieri decida di schierarlo fin dall’inizio. Come sempre, infatti, dipenderà da come si sarà messa la gara e dall’eventuale assoluta necessità di fare ricorso anche a lui per venire a capo dell’incontro. Il Totti visto nel primo tempo di Firenze non è purtroppo quello di qualche settimana fa. L’impossibilità di allenarsi in maniera continuativa e completa (tante le giornate andate via tra “differenziati” e lavoro in palestra) gli ha fatto perdere quella brillantezza ritrovata nel girone di andata e unanimemente riconosciutagli. Il tecnico lo sa e, a meno di non trovarsi costretto a farlo – come ha più volte ripetuto – preferisce gestire il recupero fisico di Francesco, e della sua condizione di forma, in maniera prudente e graduale, senza forzarne tempi e modalità.

Visto il possibile ballottaggio tra il capitano e Julio Baptista, ecco che il montenegrino, l’uomo dei gol impossibili ma anche decisivi – come lo è stato quello messo a segno domenica scorsa al Franchi – torna ad essere l’elemento su cui puntare come terminale offensivo dello schieramento giallorosso. Lui, l’uomo che nelle partite importanti difficilmente fa mancare il proprio apporto. A dispetto di chi lo considera soltanto uno che segna poco. Mentre così non è, visto il “peso” che hanno quasi sempre avuto i suoi gol. E i suoi tanti assist, che non valgono certo meno. Insomma, un giocatore decisivo, anche più di quanto dicano le statistiche. E che è chiamato stavolta ad essere altrettanto risolutivo. Perché se anche lo si è ripetuto alla vigilia di tante sfide, quella di stasera è forse più di altre la gara che può fare da spartiacque della stagione e chiarire una volta di più, o addirittura una per tutte, quale potrà essere il cammino della squadra fino al termine del campionato. O meglio, a cosa potrà realmente ambire, in corsa com’è su tre fronti. Una sfida “all’Ok Corral”, la definivamo ieri. Contro una squadra che a sua volta ha ritrovato stimoli e motivazioni, oltreché punti importanti ai fini della caccia alle stesse prime posizioni per le quali concorre la Roma. «Non siamo l’anti-Inter» si affanna a ripetere Claudio Ranieri. Ma quando parla dei primi tre posti come obiettivo da raggiungere, ci mette dentro anche il primo. Anche se oggi sembra ancora lontano. Ma non è detto che vestire i panni della lepre, nel cui ruolo è oggi la squadra di Mourinho, sia sempre preferibile al fatto di inseguirla. A Mirko, fin da stasera e sia pure a distanza, il compito di impallinarla. Contro il Palermo di Delio Rossi, che l’aveva definito «l’attaccante più forte che abbia mai allenato».


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