Da Il Tempo:
«Vedo gente che dorme, sveglia!». Claudio Ranieri vuole battere il ferro finché è caldo e striglia così i giocatori durante il primo allenamento dopo il «colpaccio» di Firenze. Altro che sogni tricolore, il tecnico non si fa contagiare dall’euforia della Roma e tiene sulla corda i giocatori. Ha rivisto attentamente la partita di domenica scorsa e alla squadra ha ricordato le troppe occasioni concesse alla Fiorentina. Un Mazzone moderno, per dirla con Totti, che continua a battere sui tasti di inizio stagione: impegno, sudore e poche chiacchiere.
Il calendario non concede soste. Si giocherà ogni tre giorni per tutto febbraio e a marzo, se la Roma passerà il turno in Europa League, sono previste altre sette partite. Sarà fondamentale recuperare Toni, che ha iniziato la fase di riatletizzazione: a Trigoria (negli ultimi due giorni set di uno spot di un’azienda di poker) i più ottimisti lo aspettano in campo per la partita con il Catania del 21 febbraio, più probabile un rientro il 25 in casa col Panathinaikos. Nel frattempo l’allenatore spera di ritrovare il miglior Totti: il capitano non riesce ad allenarsi con continuità e tiene in ansia Ranieri. Piccoli acciacchi per Perrotta (cervicale), Pizarro (ginocchio) e Mexes (coscia). Ieri assente dal campo anche Vucinic che lamenta un dolore alla coscia e oggi, a scopo precauzionale, potrebbe sottoporsi ad accertamenti. La squadra è con Ranieri, ha ritrovato autostima, e qualcuno inizia a credere davvero che l’Inter non sia irragiungibile. «Guardiamo di partita in partita – dice l’ex interista Burdisso – e i conti li faremo alla fine».
Secondo Julio Baptista la capolista è «lontana ma noi facciamo il nostro lavoro e aspettiamo. Adesso io gioco un po’ di più e sto meglio». Ranieri l’ha «riscoperto» a Firenze, Dunga non l’ha mai dimenticato: c’è anche Baptista (e non Ronaldinho…) insieme a Juan e Doni tra i convocati per l’amichevole del 2 marzo contro l’Irlanda a Londra. Il portiere giallorosso di riserva va in nazionale, Julio Sergio no: si consolerà con il rinnovo di contratto, in dirittura d’arrivo come quello di Taddei.