Da Il Tempo:
Un paio di buone cose in quei 189 minuti giocati con la maglia giallorossa, vedi la doppietta al Genoa e quel gesto dell’orecchio che aveva già lanciato in orbita la fantasia dei tifosi sono ormai un ricordo lontano dopo il brutto ko proprio nella sfida contro la Juventus a Torino. Tre minuti poi quel problema al polpaccio destro che non gli ha consentito di giocare nemmeno un minuto assieme a Totti col quale voleva riformare la coppia-gol che portò la coppa del mondo in Italia dalla Germania.
Ma questo è il passato, adesso è il momento in cui si fanno i giochi e Ranieri deve poter contare su di lui già a partire da sabato sera contro il Milan. Evidente il segnale di stanchezza dei giallorossi che contro il Napoli hanno confermato l’inevitabile calo fisico già palesato nel doppio impegno di coppa. Serve ossigeno lì davanti nonostante Vucinic abbia dimostrato di poter tenere da solo il peso dell’interno attacco giallorosso sulle spalle: anche ma non per molto, ovviamente. Ecco allora che tocca a Toni, un giocatore in cerca di riscatto con la maglia della Roma che ha fortemente voluto e che potrebbe rivelarsi traghetto ideale per sbarcare in Sudafrica assieme alla comitiva azzurra. Non è un caso se ieri il ct Lippi, in vista dell’ultima amichevole dell’Italia prima della fine del campionato, ha detto chiaramente di aspettare, di osservare il romanista: anche lui attende una risposta, sul campo, quella che solo Toni può dare a lui e alla Roma.
Per farlo il «lungagnone» modenese sta lavorando duramente a Trigoria con lo staff tecnico giallorosso. Il fisioterapista Silvano Cotti, con cui ha lavorato anche in Nazionale, lo ha seguito passo passo. Toni è l’unico che in questi giorni non ha saltato una seduta d’allenamento anche quando la Roma, come ieri, ha osservato un giorno di riposo.