Riscattato completamente dall’Udinese dopo una seconda parte di stagione – disputata in maglia giallorossa – davvero importante e piacevole, Marco Motta esce allo scoperto e prova a rassicurare i tifosi con parole importanti.
Che sanno anche di un mezzo impegno da parte della squadra.
“Nessun ridimensionamento, la Roma è forte, non c’è stata nessuna cessione.
Io ad oggi lavoro con i compagni che avevo lasciato, dei grandi campioni e ad oggi posso dire che la squadra è veramente forte.
Talmente tanto da potersi togliere parecchie soddisfazioni”.
Riuscire a conservare intatta la rosa, sarebbe già un bel punto di partenza ma, stando alle riflessioni fatte dal difensore, c’è un motivo ulteriore per non smantellare il gruppo e fare in tal senso un sacrificio.
“Essere contestati non è mai bello, anche se si tratta di una critica rivolta alla società e non ai giocatori non è mai bello. Però cerchiamo di estraniarci da questo cercando di lavorare pensando solo ai nostri obiettivi. Ribadisco che paradossalmente l’unica squadra che non ha ceduto giocatori è stata la Roma. Il Milan ha venduto Kakà, l’Inter ancora non si sa se cederà Ibrahimovic o meno. Sicuramente la Roma la vedo molto competitiva. Nel calcio bisogna pensare partita dopo partita cercando di lavorare.
Dove possiamo arrivare? Lo vedremo. Ho rivissuto in un anno il primo giorno di scuola per due volte. Ieri sono rientrato qui a Trigoria con grande entusiasmo. Ringrazio la società e l’allenatore: hanno creduto in me e hanno deciso di riscattarmi. Ero impegnato nell’Europeo Under 21 in Svezia, ero completamente tranquillo perché la Roma aveva sempre dimostrato fiducia nei miei confronti. Aspettavo di essere riscattato, è successo e sono felicissimo che le cose siano andate così. Siamo consapevoli del fatto che ci aspetta un importante riscatto rispetto alla deludente stagione appena trascorsa. Sicuramente si punta sempre in alto, vogliamo fare del nostro meglio ma non sempre è possibile.
Qui, ad ogni modo, ho ritrovato un gruppo concentrato e motivato. Io sono qui oggi come se fosse il primo giorno, con entusiasmo, grande voglia di lavorare e con la consapevolezza di non aver dimostrato ancora nulla. Il Mondiale è un sogno per un giocatore giovane come me, io devo lavorare bene e vedremo se ci saranno le possibilità di realizzarlo”.