Claudio Ranieri torna a parlare: alla vigilia di Roma-Lecce (sabato 30 ottobre ore 18) il testaccino riprende la consueta conferenza stampa del pre partita. Annunciati due rientri nell’undici tirolare: quelli di Daniele De Rossi e Julio Sergio:
INFORTUNATI. “Gli infortuni sono dovuti a situazioni croniche. Sono pochissimi i giocatori che stavano in ritiro a Riscone di Brunico. Marco Borriello è arrivato dopo, cosi come Burdisso e altri. Alcune scelte sono obbligate: Taddei l’ho dovuto utilizzare tre volte in una settimana. Ora sono costretto a mettere Daniele De Rossi. Ma non si è allenato granchè. Non influisce la preparazione ma il fatto che che se uno non si allena e deve giocare è in condizioni particolari“.
SILENZIO STAMPA. “E’ stato concordato con la società. Io non mi sono mai tirato indietro“.
SCHEMI E UOMINI. “Vucinic l’anno scorso ha giocato da esterno sinistro ma se vedo che non funziona, cambio. Totti gioca più dietro perchè abbiamo preso Borriello per occupare l’area. Quando saremo in condizione vedrete che ci sarà più movimento, piano piano si troveranno meglio. Perrotta esterno? Le ho provate tutte, devo far di necessità virtù. In questo momento è quello che posso fare. Tre mediani con un rifinitore? Quando staremo in forma si potrà fare”.
UN ANNO FA. “Credo che tutti debbano dare qualcosa in più: lo scorso anno avevamo 2 punti in più ma c’è tempo per recuperare. Dobbiamo continuare ad insistere e lottare. Più determinati, tignosi, attenti ma anche sereni. Siamo una tra le squadre che tira maggiormente“.
L’AVVERSARIO. “Noi ci poniamo obiettivi a lungo termine. Giochiamo partita per partita. Con il Lecce bisogna vincere non solo a parole, bisogna dimostrarlo sul campo. Dobbiamo essere più determinati. Abbiamo preparato al meglio la sfida. Dobbiamo vincerla. Non giocherà Simplicio ma De Rossi nel ruolo di Pizarro. In questo momento credo sia più giusto mettere chi si conosce meglio con i compagni. In porta c’è Julio Sergio“.
RINNOVO. “Non mi sento sotto giudizio. Scadenza? E chi ne ha parlato. Occhio a spingere su questo tratto, che dove ho allenato io chi è venuto dopo ha fatto sempre peggio. Leonardo? Credo non torni in Italia“.
INCAZZATI. “I veri romanisti sono incazzati come sono incazzato io. Noi giochiamo per loro e vogliamo fare il bene della Roma. Ci riusciremo“.