Roma-Lecce 2-1 passerà alla storia come la partita in cui è stato annullato ingiustamente un gran gol di Osvaldo in acrobazia.
Adesso la ricordiamo come la massima espressione di gioco della squadra targata Luis Enrique in questa prima parte di stagione.
Ottime trame offensive nella seconda metà del primo tempo e nella parte iniziale della ripresa.
Qualche sbavatura difensiva di troppo avrebbe potuto far pareggiare un incontro, che non sarebbe mai stato messo in discussione se Bojan avesse avuto le polveri meno bagnate e se Lamela non avesse calciato fuori a due passi dall’ex Julio Sergio.
Proprio dal giovane talento argentino si sono viste le cose migliori, tanto che il tecnico dei salentini Eusebio Di Francesco ha detto: “Mi ha impressionato. Secondo me è un giocatore di grande prospettiva“.
Vero, ma è altrettanto vero che il numero 8 ha già regalato spunti della migliore scuola sudamericana. Tralasciando i paragoni già fatti con Kakà, Luis Enrique può far affidamento su questo ragazzo.
Luis Enrique che, anche se non lo ammetterà mai, ha visto la sua Roma più bella. Peccato per le tante, troppe palle gol sprecate e per un paio di disattenzione del reparto arretrato. Da segnale ancora l’incerta prova di Kajer e la prova sopra le righe di Gago a centrocampo.
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