La sconfitta della Fiorentina a San Siro contro l’Inter non ha modificato più di tanto la situazione per il quarto posto, anche se il Genoa con il colpaccio di sabato al Sant’Elia di Cagliari ha due punti in più sui giallorossi e sui viola. Il prossimo impegno però vedrà la Roma impegnata sabato sera alle ore 20.30 contro l’acerrima nemica Juventus, una sfida che i giallorossi dovranno affrontare ancora una volta in emergenza.
La gara di Marassi è costata cara a Diamoutene, Motta e Pizarro, che verranno squalificati dal giudice sportivo. Quindi contro i bianconeri si allunga la lista delle defezioni, ma ci saranno i ritorni di Mexes e soprattutto Francesco Totti, sempre che il capitano in settimana non si blocchi di nuovo per il fastidio al ginocchio.
La Roma poi spera nel ricorso effettuato per Daniele De Rossi, che ha già scontato un turno dopo l’espulsione con l’Udinese, e che dovrebbe in teoria sta fermo anche con la Juventus, ma la società si sta muovendo con cautela per poterlo avere a disposizione contro la squadra di Ranieri. Per il resto, sono out Cassetti, Cicinho, Taddei, Perrotta e Juan.
Torna invece Philippe Mexes che ha dovuto saltare per la febbre il ritorno di Champions contro l’Arsenal e per squalifica la gara contro l’undici di Mazzarri. Analizzando la sfida di Marassi si può dire che la Roma ha fatto il massimo: passata in vantaggio con il gol di Baptista, i giallorossi hanno accusato la stanchezza per i 120 minuti di mercoledì con i Gunners, e scoperto il fianco a Pazzini e Cassano. Il barese si è visto a tratti, ma ha fornito l’assist del pareggio all’ex viola, poi ci si è messo pure Doni, che allo scadere ha subito un gol evitabilissimo.
Nella ripresa però invece di crollare, la Roma ha rialzato la testa, Menez e Vucinic (due fantasmi) hanno sbagliato molto, mentre Pizarro e Baptista hanno cercato di scuotere i compagni, fino a trovare il pari su rigore con la Bestia. Va però sottolineato che se la squadra di Spalletti è riuscita a tornare da Genova con un risultato positivo, lo si deve a Doni, che con due prodezze ha sventato il gol del 3-2 prima su Pazzini quindi su Sammarco.