Tra squalifiche ed infortuni, Spalletti potrebbe gettare nella mischia D’Alessandro (esterno di fascia), Felipe e nel corso della ripresa anche Crescenzi e Brosco.
A tre giorni dalla supersfida contro la Juventus, Luciano Spalletti sfoglia la margherita per sapere con quale organico affronterà la Juve. Di certo l’unica buona notizia che tornerà Philippe Mexes, il francese dopo aver saltato il ritorno degli ottavi di Champions League a causa della febbre alta, ha scontato anche il turno di squalifica contro la Samp, ed è arruolabile.
Il dilemma è sapere con chi farà coppia al centro della difesa. Sulla carta, Loria sembra il nome più scontato, ma tra i due sembra non scorrere buon sangue, e quindi il tecnico toscano potrebbe anche spostare al centro Panucci, con Riise, e ripetere la difesa a tre vista a Marassi (con l’inserimento nella ripresa di Crescenzi).
Il centrocampo è davvero un rebus, Aquilani, Pizarro e (probabilmente) De Rossi non ci saranno, così come pure Perrotta Diamoutene, Taddei, e Cassetti, quindi Tonetto vertice alto, Brighi, Felipe, Menez, Baptista, Totti, Vucinic. Se invece Spalletti dovesse decidere per la difesa a quattro, allora ci sarebbe spazio per Loria, con Tonetto arretrato nel ruolo di terzino difensivo.
Intanto è stato tenuto a rapporto il giovane D’Alessandro (promettente esterno di fascia della Primavera) nel caso in cui Menez dovesse alzare bandiera bianca, e partire dalla panchina. Il francese a Genova ha dimostrato di essere lontano da una condizione fisica accettabile, ed è stato tra i peggiori in campo, sbagliando anche due gol davanti a Castellazzi. Resta in piedi infine, la speranza di recuperare De Rossi.
Il centrocampista dopo il deferimento di San Siro, per le dichiarazioni post partita contro l’arbitro, è stato successivamente squalificato contro l’Udinese, rimediando due giornate per inutili proteste. Una l’ha già scontata contro la Samp, ma la Roma ha presentato il ricorso per averlo a disposizione contro la Juve, soltanto venerdì si saprà se il biondo di Ostia avrà l’assoluzione dalla Corte di Giustizia. Sperare non costa nulla.