La finale di Coppa Italia tra Roma-Inter è, sotto il profilo della sicurezza, da bollino rosso. O, almeno, lo è diventata con il passare delle ore. Ha giocato un ruolo chiave l’incontro di campionato della lazio contro i nerazzurri: da domenica sera, si sono cominciati a temere scontri tra opposte fazioni. Con tanto di pericolo d’infiltrazioni laziali. La nota dell’Ansa chiarisce in maniera efficace che lo stadio olimpico sarà sorvegliato a vista. Testuale:
Centinaia di agenti delle forze dell’ordine, almeno 600 steward tra gli spalti dell’Olimpico, ampie “zone di rispetto” attorno allo stadio, due entrate separate per i tifosi dell’Inter e della Roma, cancelli aperti dalle 18 per permettere un filtraggio e controlli “rigorosissimi”. Questi i punti nevralgici del dispositivo di sicurezza che, in queste ore, la questura di Roma sta elaborando per finale di Coppa Italia fra Inter e Roma, in programma domani allo stadio Olimpico. E per quella che già si annuncia come una partita ad alta tensionè questa mattina il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazione sportive del Viminale aveva chiesto un rafforzamento delle misure di sicurezza e della presenza degli steward sugli spalti. Dal Viminale, infatti, alla luce delle polemiche suscitate dopo Lazio-Inter, è stato deciso di predisporre «ulteriori misure organizzative», con l’ obiettivo di «rafforzare i servizi di controllo degli spettatori e i servizi di polizia». Il timore è anche quello di possibili infiltrazioni di ultrà laziali tra la tifoseria nerazzurra per creare una sorta di alleanza contro i supporter giallorossi. Pericolo ora più concreto dopo quanto si è visto domenica sera all’Olimpico in occasione dell’incontro Lazio-Inter. Per questo motivo, sugli spalti saranno presenti almeno 600 steward con il compito di verificare la regolarità dei biglietti nominativi e svolgere «accurati» servizi di filtraggio, assieme alle forze di polizia.