Da Il Romanista:
Chissà se ieri sera qualcuno ha spiegato a Ilary Blasi cosa sia il fuorigioco. La signora Totti ha dichiarato più volte di non esser mai riuscita a capire «questa strana regola» : l’impressione è non sia l’unica, peccato che lei non debba giudicarlo per lavoro. Ma tant’è. Ieri, mentre tutto lo stadio Olimpico si chiedeva di quanti metri «fosse avanti Milito», la Iena Ilary ha guardato il tabellone. Dicendo lla sorella Silvia, seduta accanto a lei, stessi capelli biondi, solo che ricci: «Manca ancora un po’». Fiduciosa. Con quel sorriso che ogni settimana conquista milioni di spettatori in tv e otto anni fa, era proprio il mese di marzo, ha stregato il Capitano. Ha avuto ragione lei. Arrivata nei palchi “Numberten” qualche minuto prima delle 18, capelli sciolti, giacchetto nero, pantaloni e borsa beige, si è accomodata accanto alle sorelle. Sigaretta accesa, nel primo tempo, a dir la verità, ha chiacchierato più che visto la partita. Nei secondi quarantacinque minuti, invece, è stata coinvolta dall’atmosfera dell’Olimpico, alzandosi in piedi e battendo le mani al gol di Toni.
L’amico di famiglia, visto che Luca, da quando è arrivato a Roma, è stato spesso con Francesco, oltre che con De Rossi, l’altro goleador di giornata. Ilary, però, non è stata l’unica ad esultare al gol del numero 30, nonostante non avesse segnato il marito. A pochi metri da lei, infatti, c’era Sonia, la splendida studentessa spagnola compagna di Julio Baptista. Seduta accanto alla moglie di Juan, quando la Roma è (ri)passata in vantaggio, ha esultato come una tifosa qualunque. E da quel momento si è girata più volte verso il tabellone – chiaramente quello della Sud – per vedere il tempo. Che passava, sempre troppo lento. Al momento del palo di Milito si è coperta gli occhi e quando ha capito che la palla non era entrata ha stretto le mani, tirando un sospiro di sollievo. Chi non c’era, invece, (a meno di non essere mimetizzata tra i tifosi comuni, cosa che aveva detto di voler fare, prima o poi) era Marta Cecchetto. La top model umbra, in genere, appena gli impegni di lavoro glielo consentono, è a Roma con Toni, con cui condivide una casa all’Eur. Adora l’atmosfera dell’Olimpico dove spesso è presente, anche quando Luca non è in campo, come accaduto nel periodo dell’infortunio. Ieri sera, invece, non ha assistito al gol da tre punti del suo grande amore, ma è stata la prima persona a mandargli un messaggio al fischio finale. Contenta per lui e anche per questa città, che già gli è entrata nel cuore. Come i suoi tifosi.