Dal Messaggero:
Il conto alla rovescia è iniziato. Rimangono 9 giorni (termine ultimo il 25 giugno, ore 19) per trovare un accordo sulle comproprietà. E il lavoro per il ds Pradè certamente non manca. La Roma infatti ha dieci compartecipazioni da risolvere: Motta (Udinese), Rosi e Curci (Siena), Giacomini e Barusso (Rimini), Erba (Cesena), Marsili (Cosenza), Massimo (Aversa), Polverini (Pro Patria), Bianchini e Falco (Isola Liri). Sono operazioni da non sottovalutare (alle quali presto potrebbe aggiungersi anche quella di Guberti) perché se Rosi rientrerà a Trigoria per fare il vice-Cassetti, soprattutto da Motta – in attesa che arrivino offerte serie per Doni, Baptista e eventualmente Brighi – si spera di ricavare parte di quel cash che poi servirà per il riscatto di Burdisso. A proposito dell’argentino: come già era trapelato lunedì, l’incontro fra l’agente del difensore, Hidalgo, e l’Inter slitta ancora: «Sto leggendo del suo arrivo – ha spiegato il ds nerazzurro Branca – ma non ho contatti diretti con lui. Quando sarà a Milano ci incontreremo». Probabile che ciò accada entro venerdì anche se l’accordo fra le parti non è imminente. A via Durini non hanno gradito le reiterate dichiarazioni d’amore del calciatore nei confronti della Roma e proveranno ad alzare la posta. Tornando alle comproprietà, per Motta è quasi tutto deciso. Il giocatore non rientra nei piani di Ranieri (16 presenze ma con 1152 minuti in campo) che per l’intera stagione gli ha preferito Cassetti. Per darlo ai friulani, a Trigoria non vorrebbero scendere sotto i 3,3 milioni che pagarono quando ne acquistarono il 50%, anche se l’Udinese sta provando a giocare al ribasso. Non potrà permetterselo più di tanto visto che ha già raggiunto un accordo con la Juventus per il trasferimento del terzino a Torino.