Sempre la solita partita

di Redazione Commenta


 Il Tempo:

Solita storia verrebbe da dire e invece stavolta è tutta un’altra partita. Altro che scontro al vertice tra le due squadre che si stanno giocando lo scudetto. No, stasera all’Olimpico sarà una gara tra la capolista, sempre la stessa Inter che era di Mourinho ed ora è saldamente nelle mani di Benitez, e una Roma ridimensionata. Una Roma che non partiva così male in campionato da quindici anni (1984/85): lì la prima vittoria arrivò addirittura alla nona giornata. Ma in questo calcio stressato, con le tv che pressano e tutto il resto, difficilmente un tecnico (Ranieri compreso) riuscirebbe a restare in sella fino alla nona giornata senza aver vinto una gara. L’allenatore giallorosso non è comunque a un bivio, come detto da molti. Anche in caso di sconfitta con l’Inter non verrà esonerato ma resterà alla guida della Roma: avrà un «bonus» almeno fin dopo la gara col Napoli (prima della quale c’è però il Cluj in Champions martedì all’Olimpico). È un brutto momento dal quale la Roma può uscire soprattutto se continua sulla strada intravista a Brescia. E Ranieri parte proprio da lì: «Al Rigamonti ho avuto risposte positive dalla squadra, ho ritrovato la Roma che i romani vogliono. Una squadra motivata, determinata, che ha fatto tanto bene l’anno scorso. Ma è evidente come la Roma sia in un momento difficile, l’Inter no». Il tecnico resta fiducioso, consapevole che il riscatto può essere dietro l’angolo e l’arbitraggio di Russo va dimenticato alla svelta: non deve diventare un alibi. «A Brescia abbiamo messo qualcosa che mi fa ben sperare. Non siamo depressi, ma amareggiati, perché quando accadono certe cose ti senti come colpito a freddo. Però nel calcio queste cose ci sono, hanno sbagliato e l’hanno riconosciuto». Ed è soddisfatto della designazione che ha messo Roma-Inter nelle mani di Morganti. «Bene, io amo il calcio, credo nel calcio e nel calcio pulito. Rispetto tutti quelli che lo fanno. Gli altri non li rispetto e non li calcolo». Ma intanto c’è da rispettare un’Inter che ha ripreso a viaggiare col vento in poppa: e stavolta secondo Ranieri non sarà un confronto alla pari (perché lo è mai stato?). «No, non partiamo alla pari, come dico sempre la classifica è lo specchio delle squadre. Se l’Inter sta su e noi giù, evidentemente abbiamo avuto dei problemi. Chi segue la Roma sa quali problemi abbiamo avuto. Noi ora abbiamo di nuovo giocatori importanti e a Brescia abbiamo recuperato la nostra mentalità. Quindi adesso è come se ricominciassimo il nostro campionato». Chiusura su Benitez e Lippi. Lo spagnolo è nelle grazie del tecnico giallorosso. «Non c’è più un numero uno ma ce n’è un altro! Benitez ha vinto tanto ed ha un valore internazionale, quindi nessuna differenza. Forse toni più bassi da parte di tutti». Un po’ meno l’ex cittì azzurro. «Nessuna replica, ci sarà tempo per farlo: ora pensiamo all’Inter». Già e stasera all’Olimpico servirà una grande Roma per uscire dall’angolo e tornare a credere in questa stagione. Impossibile parlare di obiettivi in un momento così, ma Totti & Co. hanno ancora molto da dire al campionato.


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