Dalla Gazzetta dello Sport:
Nella giornata del dolore per l’ennesimo agguato ai soldati italiani in Afghanistan, i politici non rinunciano a giocare la loro piccola partita calcistica. Mentre a Velletri (Roma) e Bitetto (Bari) si piangono altri due giovani caduti, i parlamentari si occupano di Siena-Inter e dello striscione interista contro Totti. Comincia il ministro della Difesa Ignazio La Russa, fede nerazzurra, che trova il tempo per completare il senso delle sue dichiarazioni di domenica sera («Il Siena si vergogni, ha giocato per la Roma»). «Volevo dire solo che i toscani sono stati troppo catenacciari». Segue comunicato del gruppo del Partito Democratico alla Camera, che definisce le parole di La Russa «vergognose e sconcertanti». Mentre perfino il suo collega di partito, il sindaco Gianni Alemanno, gli tira le orecchie. «Caro Ignazio, rispetta Roma e i suoi tifosi, e pensa a Lazio-Inter». In serata arriva il controcomunicato del ministro, che chiude la giornata. «Attacco strumentale, il Pd si legga meglio le mie dichiarazioni». Multatela. Nel mezzo, mentre da Siena rispondono a La Russa (Mezzaroma: «Il nostro comportamento dovrebbe essere considerata la normalità, non un’eccezione»; Vergassola: «Nulla di cui vergognarci»; e il sindaco Maurizio Cenni: «Abbiamo onorato lo sport, La Russa è incomprensibile»), si consuma un’altra polemica calcistico-politica sullo striscione anti-Totti visto sul pullman interista domenica sera in piazza. Duomo. Claudio Ranieri, che su La Russa se l’era cavata con una frecciatina («Da interista era abituato al trattamento della Lazio»), protesta in modo molto sensato. «Lo striscione è una caduta di stile — dice —, ma può anche far parte della goliardia del calcio. Però mi aspetto che venga sanzionato come i pollici di Totti (20.000 euro di multa, ndr), solo così ci sarebbe giustizia. Anche se tra i due gesti c’è una bella differenza: i pollici erano dedicati ai nostri cugini laziali e rivolti ai nostri tifosi, lo striscione invece a tutta Italia». Quanto chiede Ranieri è possibile.