Quattro giorni e giocarsi tutto. Campionato, Champions League e pure futuro societario. Stasera il Napoli, lunedì il Cda di Roma 2000 che dovrà dare il semaforo verde alla cessione agli americani, mercoledì, sempre in notturna, la sfida d’andata degli ottavi di finale di Champions League contro lo Shakhtar di quella vecchia volpe di Mircea Lucescu.
CAMPIONATO – Non crediamo di poter essere tacciati di pessimismo sostenendo che stasera contro il lanciatissimo Napoli di Mazzarri per la Roma passi l’ultimo treno con la parola scudetto attaccata sui vagoni. La sconfittadi Milano contro l’Inter ha voluto anche dire dover prendere atto di non poter più sbagliare. Non tanto per i dieci punti di distacco ( ma una partita in meno) dal Milan capolista, quanto per il fatto che ora davanti la Roma ha diverse squadre e questo rende tutto molto più complicato. E’ una partita, questa con il Napoli, da dentro o fuori, c’è poco da fare, non vincere vorrebbe dire quasi impossibile qualsiasi sogno di gloria, perdere potrebbe mettere in serio dubbio quella qualificazione alla prossima Champions League che non può che essere l’obiettivo minimo di questa Roma (Ranieri lo ha ribadito in più di un’occasione).
FATTORE CAMPO – L’Olimpico, fin qui, è stato ottimo amico della squadra giallorossa, pur con i numeri limitati, in fatto di spettatori,che sta facendo registrare. Stasera servirebbe l’Olimpico delle notti migliori, in realtà non si dovrebbero superare le trentacinquemila presenze ( ieri sera la prevendita aveva superato di poco le undicimila unità). Tra questi sono annunciati circa cinquemila tifosi del Napoli, duemila con tessera del tifoso che arriveranno dal capoluogo campano, tremila che hanno comprato il biglietto a Roma perché residenti nella Capitale. Il nostro augurio è che non succeda niente.
CHAMPIONS – La prevendita è stata maggiore, anche perché non ci sono i poco più di diciottomila abbonati, per la sfida di Champions contro lo Shakhtar. Finora sono stati staccati circa ventitremila biglietti che, in altri tempi, sarebbero stati perlomeno il doppio. Perché è inutile nascondersi dietro un dito, le ultime prestazioni non positive della squadra (pareggio in casa con il Brescia e sconfitta a Milano con l’Inter), oltre all’infinita telenovela del cambio di proprietà, hanno piuttosto raffreddato gli entusiasmi di una tifoseria che negli ultimi anni ha vissuto diverse delusioni, in campo e fuori.
Eppure l’appuntamento di mercoledì è di quelli non importanti, ma ancora di più, perché sarà il primo atto di una sfida che alla Roma può spalancare, per la terza volta in cinque anni, le porte dei quarti di finale della coppa più coppa c’è. Oltre a garantire, minimo, due nuovi passaggi televisivi e un incasso al botteghino. Soldi che potrebbero far comodo, chiunque sarà il proprietario della Roma.
Roma: il futuro in quattro giorni
di 12 Febbraio 2011Commenta