Questo Roma-Genoa era la prima sliding doors per il mister Di Francesco, e ora si andrà a Torino a giocare contro lo schiacciasassi Juve. Ce ne saranno altre, di sliding doors per il mister, perché a parte i tre punti, le note positive sono ancora una volta poche.
La partita
Il Genoa parte subito con veloci ripartenze, conoscendo i difetti e il momento della Roma, che invece è contratta, evanescente e lentissima. Dopo un paio di prove, il Genoa va in gol dopo una papera clamorosa del portiere romanista Olsen, alla sua prima insufficienza con la maglia giallorossa. Palla tra le gambe e Piatek che ribadisce in rete.
La Roma prova a reagire e riesce a pareggiare con Fazio alla mezzora, ma passa appena un minuto e i rossoblu ripassano in vantaggio.
La Roma si smarrisce e non sembra poter rispondere, fino allo scadere, quando un ottimo lancio in diagonale con un velo di Under, lancia Kluivert che si beve Zukanovic in velocità e insaccca in diagonale.
Il pareggio all’ultimo secondo fa bene ai giallorossi che rientrano in campo con un piglio diverso, e finalmente riescono a gestire la squadra e a proporre gioco, anche se c’è un gol annullato ai rossoblu. Al quarto d’ora Cristante, dopo un ottimo scambio con Kluivert, tira forte davanti a Radu e insacca per il vantaggio giallorosso. La Roma continua ad essere propositiva, anche se il Genoa la punzecchia fino al dominio finale, quando Di Francesco rivoluziona l’attacco e i giallorossi si spengono, riuscendo a portare a casa il risultato tra tanta paura nel finale. I rossoblu potevano anche segnare il 3 a 3, senza rubare nulla.
Tra i giallorossi, il migliore è stato sicuramente Cristante, e poi Kluivert, almeno dal gol in poi. Ma nel primo tempo non vi sonno sufficienze per i giocatori della Roma. Ancora sottotono Kolarov, assieme a tutta la difesa, mentre Shick, entrato negli ultimi dieci minuti tra i fischi, si è segnalato solo per un cartellino giallo.