Il trittico che attende i giallorossi a cominciare dalla gara di oggi contro il Catania è determinante per capire a che tipo di obiettivo poter guardare: oltre alla gara contro gli etmnei, che potrebbe portare la Roma a -5 dall’Inter, c’è la partita di ritorno contro il Panathinaikos per l’approdo agli ottavi di Europa League e quella di domenica prossima al San Paolo. Contro il Napoli. Da Il Corriere della Sera:
Per sapere se con la sconfitta di Atene si è interrotto uno splendido incantesimo durato venti partite, per capire se alla Roma è girata la carta, serviranno solo i verdetti del campo. Tre gare fondamentali in otto giorni, tra Catania e Napoli c’è il Panathinaikos: ecco le prime partite senza appello della stagione. All’Olimpico arrivano i siciliani di un Mihajlovic «sicuro di non perdere» e provocatoriamente «dispiaciuto per l’assenza di Totti». Oltre al capitano e Toni mancherà Julio Sergio, sostituito da Doni.
Sembra indeciso su chi schierare tra i pali tra il brasiliano e Lobont, ma le parole di Claudio Ranieri sono in realtà piuttosto chiare. Nessun capro espiatorio per il k.o. in Europa League, la colpa è di tutti. Intanto studia la formazione di partenza, per cui sono attese alcune novità. In difesa, Cassetti e Mexes dovrebbero giocare in linea con Juan e Riise, prendendo rispettivamente il posto di Motta e Burdisso. Il dubbio d centrocampo riguarda invece il ballottaggio Perrotta-Brighi ma ieri il campione del mondo stava meglio e ha chances di rientrare nel ruolo di vertice alto del rombo, opposto a Pizarro e affiancato da Taddei e De Rossi. Vucinic sarà l’attaccante di riferimento e si scambierà la posizione con Baptista, con Cerci e Menez da utilizzare come carte di riserva.