Da Il Romanista:
Sarà un autunno caldo per l´As Roma, impegnata a rimontare posizioni in classifica e a passare il girone di Champions. Ma lo sarà ancora di più per Rosella Sensi. Ieri, il presidente ha saputo quando dovrà rispondere davanti alla Disciplinare delle accuse mosse dalla Procura Federale: il 25 ottobre alle 14 a via Allegri, quartier generale della Federcalcio. Si vede che gli uffici della Disciplinare sono più rapidi di quelli della Procura Federale.
I cui tempi – è stato già sottolineato, ma repetita iuvant – diventano biblici solo quando sotto processo sportivo ci finisce l´Inter. Giusto per non dimenticare (repetita bis): Moratti è stato deferito un anno dopo avere concordato con l´inibito Preziosi l´acquisto di Motta e Milito, mentre per rinviare a giudizio Chivu, che la sera del 5 maggio in finale di Coppa Italia aveva platealmente mandato a quel paese i romanisti, ci hanno messo 5 mesi. Rosella Sensi è stata deferita con insolita solerzia, appena otto giorni dopo la rapina di Brescia-Roma, «per avere espresso giudizi e rilievi lesivi della reputazione della classe arbitrale, in particolare del sig. Carmine Russo e delle Istituzioni Federali nel loro complesso, nonché per aver adombrato dubbi sull´imparzialità e sulla buona fede degli ufficiali di gara e sulla regolarità del campionato a causa dell´operato degli arbitri». In sostanza, la Sensi viene accusata dal capo degli 007 federali, Stefano Palazzi, di avere detto basta. Di non avere chinato il capo dinanzi a un´ingiustizia grossa così. Di non aver saputo digerire la pazzesca direzione di gara di Russo di Nola e dei suoi assistenti (e meno male che dovevano assisterlo…). L´avvocato Antonio Conte, il legale della società, ha tempo fino a cinque giorni prima del “processo” per depositare la memoria difensiva. La Sensi ha già fatto sapere che sarà presente. E che spiegherà alla Disciplinare per quale motivo è sbottata quella sera. Lo farà con eleganza, ma con fermezza. La strategia difensiva ricalcherà quelle tanto amate dal papà Franco. L´avvocato Conte, molto probabilmente, ricorderà ai giudici la riduzione della squalifica di Mexes. Eh sì, perché il deferimento della Sensi ha origine proprio da lì. Da una serie di errori tecnici commessi all´interno di un unico episodio: il contropiede del Brescia è viziato da un fuorigioco iniziale, ma soprattutto Mexes colpisce prima il pallone, e solo dopo Eder. Peraltro, fuori area. Mexes ha una reazione esagerata, ok. Ma giustificata, stavolta. Rosella Sensi reagisce stizzita. Prima intervenendo a Roma Channel, poi sul sito della società. Otto giorni più tardi viene deferita lei e l´As Roma, per responsabilità diretta. Intanto, sul fronte societario la dottoressa resta in attesa di una chiamata da parte di Unicredit. Era stato programmato un incontro informativo con Paolo Fiorentino per la fine del mese, il 26 o il 27 ottobre. Il nuovo amministratore delegato della banca sta però rivoluzionando le deleghe. Non è detto che a fine mese sia sempre lui il referente della Sensi.