Da Il Romanista:
Hanno fregato la stampa. L’hanno beffata in contropiede. Correte, svelti, laggiù ci sono la Sensi e Ranieri. Quando tutti si attendevano Juan e Riise, è venuta pure la Roma. Pure? Soprattutto. Rosella e Claudio erano ospiti della Storia, non di un semplice Roma club. È Testaccio. A via Ghiberti giri l’angolo, attraversi sulle strisce e stai su via Zabaglia. Lì c’è un campo che nel 2000 fu inaugurato da papà Franco Sensi. Si chiama campo Testaccio ma col mito c’entra poco. «Il Roma Club Testaccio è molto caro alla nostra famiglia. Specie per il ricordo di mio nonno Silvio, che a Campo Testaccio era molto legato. Sono molto fiera e molto contenta di essere qui a inaugurare questa sede e vi invito a continuare a starci vicino sempre». Non sempre sei tenuto a parlare. Ieri, a Rosella Sensi sarebbe stato sufficiente il silenzio. Questione di cromosomi.
Campo Testaccio l’aveva progettato nonno Silvio nell’estate del ’28. Le tribune gialle e rosse, il 5-0 alla Juve che merita una pellicola apposta, i derby vinti a ripetizione. Testaccio diventa leggenda. Franco Sensi lo associava sempre con piacere e nostalgia al padre. Non vi stupite se ora la figlia fa lo stesso.