Dal Corriere dello Sport:
Dodici cessioni per costruirsi un budget. Burdisso a parte, il mercato prossimo di Daniele Pradè deve prevedere per forza la partenza di un buon numero di giocatori da Trigoria. Nella lista ci sono tre brasiliani (Julio Baptista, Cicinho e Doni), un francese (Faty), un ghanese (Barusso), un portoghese (Antunes), quattro italiani (Andreolli, Guberti, Motta, Loria, Cerci che non vuole rinnovare il contratto in scadenza tra dodici mesi), più la variabile Matteo Brighi, dichiarato più o meno ufficialmente incedibile dalla società giallorossa, ma che potrebbe invece partire se a Trigoria dovesse arrivare un’offerta ritenuta importante (cinque-sei milioni). Tutto sarà meno che semplice venderli, se non altro per una questione di stipendi che, sommati, alla Roma costano quasi quindici milioni di euro lordi a stagione. Baptista e Cicinho hanno altri due anni, Doni tre, il totale fa circa trentatrè milioni, una tombola. Risparmiarla, per la Roma, vorrebbe dire molto. Il problema, anzi il problemone, sarà trovare qualcuno disposto ad acquistarli. Per Julio Baptista, al momento, la Roma ha ricevuto offerte concrete solo dalla Turchia, Fenerbahce e Galatasaray sarebbero entrambe disposte a prenderlo garantendo alla Roma non meno di cinque milioni, ma il brasiliano, per ora, non è intenzionato a trasferirsi a Istanbul. Così come non è rimasto affascinato dalle avances fatte dal West Ham. Discorso diverso, invece, potrebbe essere quello relativo al Milan. Negli ultimi giorni sul mercato si è sparsa la voce di un possibile interessamento del club rossonero che pure in passato ha trattato il giocatore.
E’ anche vero però che il Milan quest’anno non ha praticamente budget, quindi potrebbe essere ipotizzabile solo uno scambio di giocatori. Cosa poco gradita a Trigoria. Passando a Cicinho si può fare solo il nome del San Paolo, squadra dove attualmente è in prestito. Il giocatore vuole rimanere lì, la Roma è disponibile ma vorrebbe incassare almeno un paio di milioni di euro, cifra che i brasiliani non vogliono spendere. Per Doni, fin qui, ci sono state tante voci, Arsenal, Real Madrid, Galatasaray, ma offerte concrete niente. Il portiere è pronto a prendere in considerazione anche la pista turca, a patto che gli garantiscano lo stesso stipendio.