Da Il Tempo:
I contatti tra States e Italia continuano senza sosta per arrivare a un obiettivo comune: l´inizio della trattativa in esclusiva per la cessione della Roma agli americani. La cordata di Thomas DiBenedetto ora deve fornire una serie di chiarimenti a Unicredit e Rothschild: servono le credenziali degli altri componenti della cordata e la ripartizione delle quote all´interno della Newco (DiBenedetto As Roma LLC) che ha presentato l´offerta ritenuta «più competitiva». La fumata bianca è attesa entro la fine di febbraio. Per la firma dei contratti sarà necessario un nuovo incontro tra le parti: stavolta potrebbe essere DiBenedetto a raggiungere l´Italia. Poi si dovranno completare un´altra serie di passaggi tecnici (Opa, via libera dell´Antitrust e Assemblea dei soci) prima che si concluda il passaggio di proprietà: il tutto dovrebbe finire a marzo.
La banca avrà una quota (il 40%) nella nuova società controllante della Roma e potrà inserire dei suoi uomini nel cda che sostituirà quello attuale. I Sensi, quindi, dovranno defilarsi, mentre la gestione della società fino al termine della stagione dovrebbe essere affidata a Giampaolo Montali.
Intanto emergono nuovi elementi sulla gara conclusa giovedì scorso. Tutte e quattro le offerte alternative agli americani sono state giudicate «irricevibili». Neanche l´offerta americana si avvicina al prezzo minimo previsto da Unicredit (150 milioni) nel mandato a vendere ma tra acquisto della quota di maggioranza e delle due società che gestiscono Trigoria e il marchio, più la cifra stanziata per l´Opa, comporterà un esborso superiore ai 100 milioni di euro. Comunque meno di quanto sperasse la Sensi Presto dovrà lasciare il timone della squadra e il rammarico aumenterà ripensando ai 283 milioni di euro che poteva incassare da Soros tre anni fa.