Ranieri e il suo passato, Ranieri e il suo presente, Ranieri e il suo futuro. Sulla rotta di Cagliari passa buona parte della carriera del tecnico testaccino. Era l’anno 1989 e Claudio Ranieri, reduce dall’esperienza sulla panchina del Campania Puteolana, passa il mar Tirreno e raccoglie una squadra che militava in terza divisione, ai margini del calcio che conta e lontana anni luce da quella che meno di vent’anni prima aveva vinto lo scudetto. L’inizio è dei più promettenti con la conquista della Coppa Italia di Serie C alla prima partecipazione. Ma il vero capolavoro doveva ancora arrivare, visto che nei due successivi campionati, l’attuale tecnico giallorosso riuscì nell’impresa del doppio salto di categoria catapultando i suoi ragazzi terribili in serie A.
Lasciò da vincitore dopo un onorevole tredicesima piazza all’esordio nella massima serie. Da quel momento ne è passata di strada sotto i ponti ma sulle panchine di Napoli e Fiorentina (e di Juve e Parma nel passato più recente) ogni ritorno sull’isola è stato sempre un’emozione, oltre che una fatica dal punto di vista dell’impegno da parte dei suoi per portarsi a casa i tre punti in palio. Stessa fatica (casualità?) della Roma negli ultimi anni. Il Sant’Elia, anche quando è stato violato, ha sempre riservato insidie ai colori giallorossi. Amari gli ultimi tre confronti. Nel 2006/2007 si imposero i sardi per 3-2 in rimonta. Idem due anni fa, quando la squadra allora allenata da Spalletti venne fermata nella sua rincorsa alla vetta con un 1-1 che alla fine costò lo scudetto a Totti e compagni. E pareggio è stato anche l’anno scorso con un 2-2 firmato Pizarro, Perrotta, Lopez e Conti con questi ultimi che negli ultimi minuti negarono la gioia del successo ai romanisti. Per fortuna stavolta i giallorossi se la giocheranno in casa. Occhi aperti, ma l’insidia per Ranieri e i suoi rimane sempre dietro l’angolo.