Matteo Brighi sta cercando di ragionare, facendo valere la testa rispetto alla rabbia, che spesso è cattiva consigliera e che ha portato il calciatore a tentare un braccio di ferro con la dirigenza per un adeguamento del contratto che in verità il centrocampista ha mostrato di meritare (almeno quanto Mirko Vucinic e più di Alberto Aquilani).
Infatti, dopo lo sfogo attraverso il suo procuratore finalizzato ad ottenere qualcosa in più con il ritocco del contratto, in base ad una promessa che avrebbe ricevuto a suo tempo dalla dirigenza giallorossa, il ragazzo ha lasciato intendere che si sta guardando intorno ma la prima ipotesi resta la permanenza nella capitale. La Fiorentina ha bussato, ma la porta al momento è chiusa.
Il suo agente Vanni Puzzolo è molto chiaro, prima c’è la Roma, se poi Brighi non rientra più nei programmi della società allora le cose cambierebbero.
“Matteo ha un ottimo rapporto con Luciano Spalletti. Non c’è dubbio che Brighi avrebbe piacere a tornare a lavorare con Prandelli, ma questo non significa che non voglia restare a Roma. Quindi per ora non c’e’ niente di concreto”.
