La conferenza stampa di Claudio Ranieri alla vigilia di Roma-Brescia, gara in programma nel turno infrasettimanale di serie A valevole per la 23esima giornata.
ROMA-BRESCIA. “Se torno al 4-4-2? E’ possibile, domani si cambierà qualcosa. Dopo la sfida dell’andata al Rigamonti ho ritrovato la Roma, io faccio i calcoli sulle mie sensazioni e attraverso quello che vedo. Nonostante la sconfitta avevo visto una squadra vogliosa di vincere. E da lì le mie parole che sembravano casuali sono diventate veritiere. Ed ora siamo in lizza da tutte le parti. Domani ci aspetta una gara durissima, con loro che hanno richiamato il loro vecchio allenatore che li conosce bene, ma noi dobbiamo vincere. Contro le squadre piccole ci potrebbe essere un abbassamento di concentrazione. Faranno di tutto per renderci la vita difficile”
REGALO SENSI. “La voglia di regalare alla famiglia Sensi una vittoria in una competizione? Tutti gli allenatori sono chiamati a vincere, dobbiamo sempre vincere e fare del nostro meglio. Io sento quale missione quella di cercare di vincere qualcosa con la Roma. Anche per ringraziare chi mi ha riportato a casa dopo tanti anni”.
CAMPIONATO. “Il mercato di Inter e Milan penalizza la Roma? Mi auguro di no. Ogni campionato è difficile, il grosso dispendio dell’Inter l’anno scorso ci ha fatto sognare. Noi ci siamo fatti sotto con forza. Questo è un campionato diverso con più squadre intorno al trofeo finale. Per la vittoria servono meno di 80 punti (che è, invece, la quota indicata da Allegri, allenatore del Milan, ndr). Noi siamo ancora concorrenziali, mi auguro che a breve rientri Pizarro e poi magari Adriano in questa fase che è decisiva”.
PIZARRO. “Sta continuando a fare bene, ovviamente le cose cambiano in breve ma dovrebbe aggregarsi con noi a breve”.
CAPITALI ESTERI. “Capello ritiene che siano importanti i capitali stranieri? L’importante è avere i soldi, abbiamo visto cosa ha fatto il Chelsea. Io credo che ci siano anche grossi investitori italiani come Berlusconi. E poi persone giuste al posto giusto. Ben vengano capitali stranieri, per il bene della Roma”.
ESCLUSIONE. “Se non facessi parte del progetto futuro non mi dispiacerebbe per niente: io sono stato chiamato e ho fatto il mio lavoro”.