Oltre 50mila tifosi accorsi all’Olimpico per sostenere la Roma, sull’onda dell’entusiasmo per l’accesso alla finale di coppa Italia contro la Lazio, e un avversario non certo irresistibile come il Pescara, ultimo in classifica e con un piede e mezzo in Serie B, sembravano costituire gli ingredienti ideali per una facile vittoria e per la rincorsa all’Europa. Invece la Roma è riuscita incredibilmente a complicarsi la vita anche questa volta. Pronti, partenza, via e la Roma rischia subito di finire sotto. Torosidis sbaglia il fuorigioco ma Sforzini da posizione favorevole calcia alto. Che per i giallorossi non sia giornata lo si comincia a intuire subito perché dopo dieci minuti di gioco non si sono ancora affacciati dalle parti di Pellizzoli; e se ne ha la conferma definitiva al 14′ quando Caprari insacca di testa il pallone nella porta giallorossa dopo una brutta respinta centrale di Stekelenburg su un tiro da fuori di Cascione. La Roma prova a reagire immediatamente e lo fa affidandosi, tanto per cambiare, al suo capitano. Totti per ben due volte libera i compagni servendoli a tu per tu con il portiere avversario, ma prima Florenzi al 18′ si divora il più facile dei gol calciando addosso a Pelizzoli da tre metri; poi De Rossi al 35′, in una situazione uguale, anziché tirare cerca l’assist a Osvaldo ma sbaglia il passaggio e consente il recupero della difesa pescarese.
Nella ripresa esce Florenzi ed entra Destro, e la musica cambia. Il centravanti di Ascoli si fa subito vedere: su lancio di Pjanic viene spinto da dietro in area di rigore, ma l’arbitro non concede il penalty tra le proteste, legittime perché il fallo c’era, dei romanisti. Destro si prende la rivincita al 50′: in mischia sfrutta il tocco di De Rossi su tiro di Pjanic per siglare il pareggio. La Roma continua ad attaccare ininterrottamente tanto che si gioca esclusivamente nella metà campo del Pescara, ed è un Pjanic in grande spolvero ad ispirare le trame offensive; ma nonostante il forcing giallorosso (a fine gara saranno ben 22 i tiri in porta della Roma e 17 i calci d’angolo a favore) il gol del sorpasso non arriva. Anzi nel finale su azione di contropiede il Pescara sfiora un clamoroso gol vittoria con Di Francesco, che prova a beffare con un pallonetto Stekelenburg, che però è reattivo e riesce a sventare il pericolo. Dovevano essere tre punti facili. Così non è stato ed ora, anche alla luce della vittoria della Fiorentina in rimonta sul Torino, per l’Europa League si fa ancora più dura.
Maciej Lesiewicz