Un capolavoro va celebrato. Senza dimenticare che la stagione non è neppure a metà, senza trascurare la delicata e imminente sfida contro il Palermo, senza neppure ignorare il fatto che per la qualificazione al prossimo turno di Champions League serve ancora un punto. Un capolavoro, a ogni modo, merita di essere celebrato e chi era all’Olimpico o davanti alle tv o collegato a internet per godersi Roma-Bayern Monaco lo sa bene. Certe imprese sportive si ha il dovere di non dimenticarle come si è avuta la fortuna di viverle. Perchè diventano pietra miliare del bagaglio di ciascun tifoso allo stesso modo in cui si fanno tesoro inestimabile per chi ha avuto l’onore di metterle in atto, renderle tangibili. Rimontare lo 0-2 dei bavaresi con una ripresa impeccabile è roba che chissà quando ancora riuscirà. Non tanto perchè la Roma non possa rendersi protagonista di altre, innumerevoli rimonte quanto piuttosto per il fatto che, sotto di due gol al 45′, è una situazione tutt’altro che auspicabile. Il Pupone col ciuccio che si lascia fotografare in posa a 5′ dal termine suggerisce poi l’altra, limpida osservazione. C’è sempre, il Capitano, e, quando si tratta di raccontare le splendide gesta della squadra, diventa inevitabile parlare di lui e tendere idealmente la mano all’eterno Francesco Totti.
gianluca 24 Novembre 2010 il 19:26
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