Si guarda intorno, incuriosito. Come dargli torto? L’hotel Hilton di Roma per un forestiero è uno spettacolo tutto da vivere, con la sua terrazza panoramica che mostra il meglio della città. E che sovrasta un Monte che si chiama come lui: Mario. Più che un micidiale attaccante, davanti ai microfoni Gomez sembra uno studente di college in gita premio: elegante nel suo completo scuro, curato nella pettinatura, garbato nei modi. Ma la Roma farà bene a non fidarsi. Gomez, padre spagnolo e madre tedesca, ha segnato 12 gol nelle ultime 9 partite. E guarda caso, in questo arco di tempo il Bayern non ha mai perso e ha spesso vinto (sei vittorie, tre pareggi tra campionato e Champions). E’ vero che i tedeschi sono già qualificati, è vero che la società ha scelto un ritiro molto sug gestivo per preparare la partita, è vero che Van Gaal conta più in fretta i gioca tori sani di quelli rotti, però questa è gente che non regala nulla. «Vogliamo arrivare primi – spiega Gomez nella conferenza stampa della vigilia – e ci serve almeno un punto. Lo vogliamo conquistare il prima possibile, senza aspettare l’ultima giornata contro il Basilea».
Champions: Roma, pericolo Gomez
di 23 Novembre 2010Commenta