Ai tempi dell’oratorio capitava che, con un solo biglietto, ti facessero vedere due film. Di solito, uno era a sfondo religioso e uno di avventura. Per esempio, «Marcellino pane e vino» prima e «Viaggio al centro della Terra» poi. Lo stesso è capitato ieri sera ai tifosi della Roma, impazziti di gioia alla fine di una partita che, nel primo tempo, aveva fatto venire i peggiori pensieri possibili. Rimontare da 0-2 a 3-2, in Champions League, è comunque un’impresa. Anche se è venuta ai danni di un Bayern Monaco già qualificato, pieno di assenti (Robben, Schweinsteiger, Van Bommel, Klose, Olic e Badstuber), con Ribery al 50% perché appena rientrato da un infortunio e con il portiere di riserva (Kraft, nemmeno un minuto in Bundesliga) messo al posto del titolare. Tutti negativi o quasi nel primo tempo, tutti fantastici o quasi nella ripresa. Davvero due film, davvero un’emozione che soltanto il calcio sa dare. E ora la Roma è padrona del suo destino, perché le basterà pareggiare a Cluj (con i romeni già aritmeticamente eliminati anche dalla corsa al terzo posto) per qualificarsi agli ottavi di finale. E se il Bayern dovesse battere il Basilea, a Monaco, la Roma passerebbe anche con una sconfitta in Transilvania. Ma è meglio non provarlo. Il migliore è stato Marco Borriello, stratosferico centravanti, arrivato al nono gol in giallorosso (6 in campionato e tre in Champions). Ha segnato da terra il gol dell’1-2, che al 4’ della ripresa ha rianimato una squadra che era finita k.o. con due gol di Mario Gomez tra il 33’ e il 39’ del primo tempo. Ha conquistato il rigore che ha portato al 3-2 finale. Ha fatto polpette di Van Buyten e Demichelis.
Dall’incubo al sogno in 45 minuti
di 24 Novembre 2010Commenta