Il giorno dopo Roma-Bari, la rassegna stampa dei giornali e solo ed esclusivamente un giudizio e un’analisi inerente a Francesco Totti, per il quale è diventato difficile perfino spendere aggettivi. Dallo starordinario allo stratosferico, ecco come i giornali hanno raccontato l’ennesima giornata da fenomeno del capitano giallorosso. Per Il Corriere dello sport: “I soliti detrattori si sono interrogati in settimana su quali fossero le condizioni del capitano, a ventisette giorni dall’intervento al ginocchio. Chissà come tornerà in campo, si sono chiesti scettici gli stessi opinionisti che in questi mesi hanno giudicato troppo oneroso il suo contratto. Totti è tornato come quando si è dovuto fermare. Doppietta al Napoli nell’ultima partita giocata, il 4 ottobre, tripletta al Bari ieri. Adesso condivide il primo posto nella classifica dei cannonieri con Di Natale, ha scavalcato Milito, a segno sabato. Ha scavalcato anche Gilardino e Pazzini, i due centravanti dell’ultima Nazionale ai quali insidia prepotentemente il posto in vista del Mondiale. Se Totti sta bene non c’è match. E Lippi lo sa. Totti è capocannoniere avendo giocando la metà delle partite. Numeri incredibili”.
Il Messaggero:
“C’è solo Totti e basta per vincere. C’è Totti e per fortuna della Roma da sempre veste la maglia giallorossa. C’è Totti in campo e la gente si diverte, lasciando a casa i mille pensieri, la squadra recupera posizioni in classifica e la società per un pomeriggio dimentica debiti e preoccupazioni angoscianti. C’è Totti con le dieci viti nel piede sinistro, quello del terzo gol da favola a Gillet, e con la placca da robot nella stessa gamba, con un legamento crociato ricucito un anno e mezzo fa e un menisco appena asportato sempre da quella cassaforte che è il suo ginocchio destro, ruotato all’improvviso per spiazzare il portiere del Bari sul rigore del vantaggio e molla per la potenza della punizione del raddoppio. C’è Totti capocannoniere con 9 reti e solo 8 partite giocate, per 187 gol in A con gli stessi colori. C’è Totti che in 13 gare di questa stagione, 5 anche di Europa League, ha già fatto centro 19 volte. C’è Totti più decisivo che mai, ma c’è chi in Nazionale sponsorizza Cassano che, attaccante pure lui, segna poco o niente. C’è Totti che supera anche se stesso, perché dopo una vita vissuta qui, per la prima volta realizza tre reti in campionato nel suo stadio”.
Per i giornalisti de Il Tempo, è inevitabile che Totti vada in Sudafrica per il Mondiale 2010:
“E Lippi non può continuare a girarci attorno, ben sapendo che Totti aspetta solo un suo invito per dire pubblicamente quanta voglia ha di azzurro: nonostante tutto.Nonostante il ginocchio infortunato, i 33 anni, ma soprattutto nonostante abbia tutto da perdere. Perché Totti ha chiuso la sua esperienza in azzurro alzando al cielo quella coppa a Berlino in quel torneo nel quale non doveva esserci. Tornare vorrebbe dire porgere l’altra guancia ai suoi detrattori che in quei tenta giorni in Germania gli hanno tirato addoso di tutto”.
I numeri da capogiro di Francesco Totti vengono ripresi anche dalla Gazzetta dello Sport:
“Musica per camaleonti quella che suonano i suoi piedi. Musica per un calciatore che ha cambiato pelle e mentalità restando sempre quello che era: un campione. Parliamo di Francesco Totti, che i numeri santificano come straordinario. Bastano i 187 gol che lo collocano al 7˚ posto nella classifica dei marcatori della storia della A a girone unico (lui che non è nato attaccante)? Bastano le 9 reti che lo fanno salire al primo posto nella classifica dei cannonieri in condominio con Di Natale (lui che ha giocato solo 8 partite)? Bastano le 18 segnature stagionali in 13 gare (lui che ne ha dovute saltare 8 per infortunio)?”