Dal Corriere della Sera:
Grosso. Continuano ad accusarlo di essere grasso, ma a noi non pare proprio, quel cambio di vocale fa tutta la differenza del mondo. Perché grosso, almeno per noi, ha tutto un altro significato per fotografare quello che è stato l‘Imperatore. E’ grosso di natura, per guardarlo bisogna alzare lo sguardo, andarci involontariamente a sbattere vuole dire probabilmente farsi male. Adriano sta bene, anzi diciamo meglio, e stasera gli piacerebbe assai tornare titolare anche in una partita di Champions League. Claudio Ranieri, a sorpresa, di tutti, compresi i suoi giocatori, ha rilanciato il brasiliano sabato scorso a Verona, Adriano ha battuto un colpo, ottanta minuti in campo per dimostrare di essere un giocatore che può aiutare la causa giallorossa. Sarà difficile che il tecnico romanista stasera gli conceda un bis, anche se l’Imperatore ci spera:
«E’ chiaro che mi piacerebbe andare ancora in campo. Io sto bene, sempre meglio, non sarebbe davvero un problema giocare due partite nello spazio di pochi giorni. Ma, come sempre, deciderà Ranieri, io mi adeguerò, anche se so bene che per me, per proseguire nei miei miglioramenti, sarebbe necessario giocare con un po’ di continuità, io sono pronto anche se alla caviglia avverto ancora un po’ di fastidio. In questa Roma non è facile trovare una maglia da titolare, ci sono tanti giocatori. Ora, comunque, l’importante è qualificarci per gli ottavi di finale, buona parte del lavoro l’abbiamo fatta, adesso dobbiamo completarlo». Andare avanti in Champions per Adriano, e non solo, vorrebbe dire avere maggiori opportunità di giocare. Sempre che, tra quasi tre mesi, quando ci sarà da scendere in campo per affrontare gli ottavi di finale, Adriano sia ancora un giocatore della Roma. In Brasile non passa giorno in cui non spunti il nome di un club intenzionato a riportare il giocatore a casa. Quello più gettonato è il Corinthians di Ronaldo, l’obiettivo sarebbe ricomporre una coppia che ha fatto sognare con la maglia della Seleçao, anche se Adriano tutto c’è sembrato meno che convinto dell’eventualità: «Io non do molto retta a quello che dicono in Brasile. Pensate che una volta hanno scritto che ero a Rio, quando invece era al lavoro a Trigoria. Ormai ci sono abituato a questo tipo di cose, non gli do più nessun peso. Ora c’è questa storia di andare a giocare con Ronaldo. Lui è un mio grande amico, è stato il numero uno al mondo, ma se a fine anno si ritira, come ha detto, come faccio ad andarci a giocare insieme? Io ora preferisco vivere il presente. E il mio presente è la Roma» .