A decretare l’anno fantastico delle giovanili della Roma (Primavera, Allievi, Giovanissimi) ci ha pensato Il Romanista che ha stilato le pagelle della stagione dei ragazzi in giallorosso. Testuale:
Indimenticabile. Non c’è una parola che sintetizzi altrettanto bene la stagione 2009/10 del settore giovanile giallorosso. Cinque titoli in bacheca, due esordi in prima squadra, tanto spettacolo e una quantità non precisabile di emozioni. La meglio gioventù romanista ha vissuto un’annata splendida, che l’ha vista dominare i campionati in ogni categoria e confermare l’altissimo livello di un movimento che solo negli ultimi dieci anni ha formato giocatori del calibro di De Rossi e Aquilani. In attesa di scoprire chi saranno i prossimi a seguire le orme dei due centrocampisti, proviamo a fare il punto sulla stagione analizzando brevemente il settore agonistico.
PRIMAVERA 8,5 – Un anno a due facce per la squadra di Alberto De Rossi, che ha conosciuto i suoi momenti più alti il 16 dicembre e il 21 marzo. La prima è la data dell’ormai leggendaria notte di Sofia, quando in Europa League fanno il loro esordio con la Roma dei grandi due fra i più preziosi gioielli di famiglia, Filippo Scardina e Stefano Pettinari. A rendere immortale un momento perfetto, il gol realizzato dal centravanti di via Giulia. Pettinari, invece, vivrà un’altra serata indimenticabile il primo giorno di primavera, quando all’Olimpico con l’Udinese calca per la prima volta il palcoscenico della serie A. Sono loro forse la nota in assoluto più positiva della stagione. D’altra parte, come ribadito di recente dallo stesso Bruno Conti, il senso del lavoro di un settore giovanile sta proprio nella sua capacità di portare i giovani giocatori alle soglie del calcio che conta. Quanto alla squadra, molte luci e tre sole ombre. Impressionante il cammino di Florenzi e compagni nella regular season: difesa meno battuta d’Italia (con tanto di record di 781 incredibili minuti d’imbattibilità di Valerio Frasca), attacco più prolifico (61 reti realizzate) e record di vittorie (20). Nessuno in Italia ha saputo fare meglio, eppure la Roma è rimasta fuori dalle finali scudetto di Macerata. Fatale il doppio confronto con il Chievo negli ottavi. Paradossalmente, i giallorossi sono usciti senza perdere neppure una partita in casa. Epilogo amaro anche al Viareggio (eliminazione ai rigori negli ottavi) e in Coppa Italia (anche qui negli ottavi). In compenso, tanti i giocatori prestati alle Nazionali. Scardina e Pettinari in Under 20, Malomo in Under 19, Sini capitano dell’Under 18.
ALLIEVI NAZIONALI 10 – Irripetibile l’annata dei ’93 di Andrea Stramaccioni, che non hanno lasciato nemmeno le briciole agli avversari. Dominatori assoluti del girone F di campionato (in cui gioca il meglio di Toscana e Umbria), gli Invincibili hanno chiuso la stagione senza conoscere sconfitta. Trentaquattro vittorie su trentotto partite disputate. In bacheca sono finiti un torneo di Arco e uno scudetto che mancava da undici anni. L’impresa di centrare il double non era mai riuscita a nessuno. Ce l’hanno fatta Stramaccioni e i suoi ragazzi, protagonisti di una stagione perfetta. A rendere unico il loro successo, però, è stata la qualità del gioco espresso. La Roma ha fatto la partita dovunque sia andata a giocare. Interpreti di un calcio veloce, tecnico e capace di sfruttare al meglio il gioco sulle fasce, i giallorossi hanno fatto stropicciare gli occhi a tutta Italia. Fantastici.
ALLIEVI REGIONALI 9 – Tutto secondo pronostico per i ’94 allenati da Mauro Carboni. Protagonisti di un campionato che li ha visti conquistare la vetta della classifica già alla prima giornata per non abbandonarla più, Cittadino e compagni si sono laureati campioni regionali giusto un mese fa, battendo per 2-1 la Nuova Tor Tre Teste, prima delle inseguitrici. Vale anche qui quanto detto a proposito della Primavera: un motivo di grande soddisfazione viene infatti da tutti quei ragazzi che nel corso della stagione sono riusciti a fare il salto di categoria. Su tutti, Valerio Verre, già nazionale Under 16, che faceva parte dell’undici titolare nella finale scudetto degli Allievi Nazionali a Montepulciano. Ma anche Ceccarelli, Cipriani, Cittadino, Proietti Gaffi e Rosato. Sentiremo ancora parlare di loro.
GIOVANISSIMI NAZIONALI 9,5 – Un piccolo capolavoro, quello di Vincenzo Montella, alla sua prima esperienza sulla panchina delle giovanili. I suoi ’95 hanno dominato dalla prima all’ultima giornata il girone F, forti di un attacco da record, che ha fatto registrare l’incredibile cifra di 111 reti segnate. Nelle final-eight, la Roma si è qualificata alla finale con un turno d’anticipo, grazie alla straordinaria rimonta contro la Juventus. I Top Gun boys hanno ceduto solo all’ultimo, battuti da un Milan fisicamente più forte. I vicecampioni d’Italia hanno inoltre portato a casa la prima edizione della Viareggio Junior Cup, la versione Under 15 della Coppa Carnevale. Lo scudetto solo sfiorato non può far passare in secondo piano la crescita complessiva di una squadra che non ha mai avuto undici titolari fissi, dal momento che Montella ha preferito dare spazio a tutti così da consentire a quanti più ragazzi possibile di migliorarsi. Una politica destinata a pagare, confermata dalla decisione del tecnico di portare con sé a Chianciano tutti i ragazzi in rosa, anziché solo i venti convocati come previsto dal regolamento federale.
GIOVANISSIMI REGIONALI 9 – Sorprendenti. I ’96 allenati da Mirko Manfré hanno saputo regalare emozioni, grazie a una rimonta incredibile, per certi aspetti simile a quella della Roma di Ranieri. Superata qualche difficoltà iniziale (relativa ai risultati, non certo al gioco), i giallorossi hanno inanellato una striscia positiva culminata nella finale regionale, stravinta sul campo della Romulea contro la Nuova Tor Teste. Ciliegina sulla torta, il rientro in campo (con gol) di Luca Damiani, rimasto ai box per tutta la stagione a causa di un piccolo problema cardiaco.