L’agenda di Pradè è fitta. Non ci sono solo da chiudere le operazioni in uscita. Bisogna anche discutere i rinnovi più urgenti. A cominciare da quello di Mexes. “Rugantino” resta in bilico. In un’intervista concessa in Francia, Menez si augura che non parta. «Sarebbe una perdita enorme», dice. Lo sarebbe sotto tutti i punti di vista. Umano e tecnico. Perché, per Jeremy, Philippe non è solo un leader. È anche un amico. Il migliore che ha nella Roma. La situazione è complicata, però. Complicatissima. Il contratto scade a giugno, ma tra cinque giorni Mexes potrà accordarsi con un altro club. L’ostacolo maggiore sono le pretese economiche del difensore. Un giocatore di classe eccelsa con un contratto in scadenza può permettersi di chiedere cifre decisamente superiori al normale. E per la Roma, che invece sta lavorando per ridurre il monte ingaggi, questo è un serio problema. Serve uno sforzo finanziario notevole per accontentare il giocatore, che attualmente percepisce 4 milioni l’anno. Nei prossimi giorni, la Sensi dovrebbe affrontare la questione Mexes con Unicredit. Se la banca non fosse disposta ad accontentare il difensore, la Roma potrebbe perdere il francese a parametro zero. Un’eventualità sgradita soprattutto a Mexes, che ha sempre detto di non voler danneggiare la Roma. Una soluzione – sempre dolorosa, ovviamente – potrebbe essere quella di trovare un’intesa per il rinnovo, per poi acconsentire alla cessione. Non solo Mexes. Un altro rinnovo su cui inevitabilmente bisognerà lavorare nei prossimi giorni è quello di Simone Perrotta. Il centrocampista ha guadagnato per questa stagione 3,1 milioni lordi. Una cifra importante per un giocatore che il prossimo 17 settembre compirà 34 anni, anche se Simone è perfettamente integro.
Rinnovo contratto: Perrotta e Mexes le priorità di Pradè
di 27 Dicembre 2010Commenta